ANNO 14 n° 117
Orari dei locali, ritrovi per i giovani e multe: il caso dello Chic
Chiuso per 5 giorni. Sui social la rabbia del titolare: ''Sanzioni assurde per chi chiede solo di lavorare''
27/01/2022 - 07:02

VITERBO - Locale aperto oltre l'orario consentito, scatta la chiusura per 5 giorni. Il titolare però non ci sta e affida a un lungo post sui social tutta la rabbia e il dispiacere per un provvedimento che mette in seria difficoltà l'attività già provata, come tutte, dalle difficoltà del momento

''E’ con profondo dispiacere e rabbia che sono qui a comunicare che allo Chic Viterbo è stata imposta la sospensione dell’attività da venerdì 28 gennaio al 1° febbraio e la contestuale chiusura del locale - scrive Danilo Torrini - Sono reo di aver contravvenuto l’ordinanza sindacale di deroga oraria per aver protratto la chiusura oltre l’orario consentito. Nello specifico non me la sono sentita di negare un amaro a dei miei clienti storici mentre nel locale io e i ragazzi provvedevamo alle pulizie. In quell’occasione apprendo che anche la deroga che mi era stata concessa a seguito del famoso “patto della notte” non era più in essere''.

Torrini ricorda di aver pagato le multe ''ma in questo caso - dice - il prezzo da pagare con una chiusura di 5 giorni è un danno troppo grosso''.

Il titolare dello Chic dice di aver cercato di mettersi in contatto con ''un referente agli illustri palazzi comunali senza trovarne uno'';  ricorda di essere ''stati colpiti duramente da una pandemia mondiale che ha messo in ginocchio le attività commerciali, i giovani e meno giovani sono mentalmente provati da quarantene e assenza di luoghi di svago e abbiamo una città che non ha più nessun appeal neanche per i paesi della provincia''.

''Lo Chic Viterbo - continua Torrini - non si è mai perso d’animo e ha continuato a credere prima in se stesso e poi in questa città nella quale ogni giorno investo le mie energie cercando di offrire un prodotto trasversale per i giovani. Basta farsi un giro per Viterbo nel weekend per capire che i luoghi di incontro per i ragazzi si stanno estinguendo come i panda in Asia. E questo accade perché chi ha il potere di cambiare le carte sul tavolo prova il gusto quasi sadico di mettere i bastoni tra le ruote in modo continuato alle attività che funzionano, senza concedere la minima attenuante davanti a un errore''.

''Nessuno nota il personale di sicurezza che tutte le sere vigila sull’attività dello Chic Viterbo- continua il titolare - o il fatto che all’ingresso da sempre c’è una persona che controlla il green pass a chiunque varchi la porta del locale. Tuttavia guai a servire un Montenegro a un cliente che si è intrattenuto con la ragazza alla quale fa il filo dopo l’ora della chiusura forzata! La vita è fatta di cose molto più semplici delle imposizioni assurde con le quali costringono a lavorare chi fa un lavoro come il mio''.

Torrini ricorda i tanti mesi passati ''obbligando i clienti ad alzarsi e abbassando la saracinesca alle 6 del pomeriggio e adesso che abbiamo la possibilità di lavorare - aggiunge - si continua col proibizionismo, leggi assurde e sanzioni a gente che, appunto, chiede solo di poter lavorare! Che male fanno dei ragazzi che temporeggiano sotto un portico oltre l’orario consentito perché non hanno un altro posto dove andare visto che i locali sono tutti chiusi? Io nutro una profonda rabbia nei confronti di un’amministrazione che fa di tutto per allontanare i giovani da questa città e la cosa peggiore è che ci stanno riuscendo.

Ho passato la giornata al telefono - aggiunge Danilo Torrini - a spiegare, nell’imbarazzo estremo, ai laureati dell’università della Tuscia che le loro feste di laurea programmate da mesi dovevano essere annullate. Stessa sorte a chi aveva magari prenotato il proprio compleanno o semplicemente aspettava il weekend per trascorrere del tempo con gli amici. Mi sento responsabile nei loro confronti, quel senso di empatia e responsabilità nei confronti dei cittadini e degli imprenditori che manca a questa amministrazione. Tutte le energie sono rivolte a creare regole restrittive e a sanzionare invece di trovare soluzioni che possano aiutare questa città a risollevarsi dopo le batoste che la situazione degli ultimi due anni ha dato''.

Il titolare dello Chic conclude con l'augurio per Viterbo ''di vedere in un futuro prossimo alla guida di questa città dei giovani capaci e propositivi capaci di renderla un posto migliore in cui vivere e lavorare''.






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