ANNO 14 n° 117
Operazione Cayenne
nuova udienza lampo
Riparte l'intero processo, si avvicina sempre pił la prescrizione
26/10/2016 - 02:00

VITERBO – Due testimoni ascoltati in aula in poco più di un quarto d’ora e un’istruttoria da rinnovare completamente. Anche sul processo per l’operazione Cayenne risalente al 2009 comincia ad aleggiare lo spettro della prescrizione.

Data la nuova composizione del collegio giudicante e il mancato consenso da parte delle difese ad utilizzare gli atti e le dichiarazioni raccolte fino a questo momento, si dovrà ricominciare tutto da capo. Di nuovo l’ammissione prove. Di nuovo testimoni a sfilare uno ad uno in aula per confermare o meno quanto dichiarato in precedenza. Di nuovo udienze. Di nuovo rinvii. E una prescrizione che si fa sempre più reale e vicina.

Nonostante gli sforzi dei giudici per accelerare il più possibile il dibattimento, non sembra, infatti, esserci altra conclusione per questo processo che affonda le proprie radici in un’operazione della polizia di stato risalente al lontano 2009.

Le indagini partirono da Milano a seguito di una denuncia di un uomo che si vide recapitare a casa solleciti di pagamento per finanziamenti che non aveva mai richiesto. Da lì venne smascherato un giro di affari milionario, che secondo la procura, sarebbe da imputare ad un’ associazione di persone finalizzata alla truffa e alla ricettazione. Ai vertici, tra i tanti, anche un noto commercialista della provincia, Dario Pasquale Gemma de Julio, che utilizzando i documenti dei clienti del suo studio, sottoscriveva finanziarie per l’acquisto di auto di grossa cilindrata. Il tutto all’insaputa dei malcapitati.

Per questo ora in 14 dovranno rispondere di associazione a delinquere, truffa, ricettazione e falso, mentre molte delle persone offese si sono costituite parti civili. Come Antonio Massa, proprietario a sua insaputa di una Mercedes: ''Non sapevo niente – disse mesi fa ai giudici – l’ho scoperto perché mi è arrivata una multa a casa per eccesso di velocità''.

La prossima udienza, in una vera e propria lotta contro il tempo, è stata fissata per il 20 dicembre. In aula verranno richiamati 8 tra testimoni dell’accusa e della difesa. E saranno loro a ricostruire quanto contestato dalla procura.






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