ANNO 14 n° 111
Omicidio Fedeli, la sentenza attesa il 2 novembre
Ieri in aula doveva testimoniare la donna che aveva ospitato Pang a Capodimonte ma č risultata irreperibile
06/10/2020 - 06:59

di Stefano Marini Balestra

VITERBO - Si avvia alle battute finali il processo che vede alla sbarra Michael Aaron Pang, lo studente americano di origini coreane accusato di aver ucciso il commerciante viterbese Norveo Fedeli il 4 maggio dello scorso anno. Il 2 novembre, dopo la requisitoria del pubblico ministero Eliana Dolce, le conclusioni dell’avvocato di parte civile, Fausto Barili, e le arringhe dei difensori, Remigio Sicilia e Salvatore Crescenzi, la Corte d’Assise di Viterbo, presieduta dal giudice Silvia Mattei, si riunirà in camera di consiglio insieme ai giudici popolari per la sentenza.

Ieri intanto al tribunale di Viterbo si è tenuta una nuova udienza nella quale doveva essere ascoltata la donna nordeuropea residente a Capodimonte presso la quale aveva alloggio Pang. Su richiesta degli avvocati difensori, doveva riferire circa i rapporti con il giovane. Rapporti sempre rimasti in dubbio, non è stato mai chiarito se la signora fosse anche compagna del Pang o solo un’affittacamere. In ogni caso, la signora non si è presentata in aula, in quanto irreperibile. Così la difesa dell’Imputato ha dovuto prenderne atto e rinunciare alla testimonianza.

Nel corso dell’udienza è stato ascoltato un cittadino di Capodimonte con il quale Pang si sarebbe incontrato in paese. Infatti, l’americano non conoscendo la lingua italiana, non aveva nel paese del lago persone con cui potersi rapportarsi salvo, appunto, l’uomo ascoltato oggi in aula, che parlava in inglese con Pang. Il testimone ha riferito che l’imputato era un soggetto tranquillo.






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