ANNO 14 n° 117
Ciambella, solidarietą da tutti tranne che dai vertici del Pd
Telefonata del presidente Evangelista alla consigliera comunale. Frontini: ''Scadimento generale della classe politica''
16/02/2020 - 06:48

VITERBO - ''Il problema non è tanto la parolaccia - spiega il presidente del consiglio comunale Stefano Evangelista -. Quella può scappare, succede anche in parlamento. Quando la politica si fa con passione ci sta anche che un intervento sia un po' più colorito. Sbaglia, invece, chi pretende di dire se il lavoro degli altri sia degno o meno di attenzione. Facendo così ha ragione chi strilla di più. E questa non è democrazia''.

''Me cojoni, cazzate, aria fritta''. Rimbombano ancora e tengono banco nel dibattito politico le espressioni usate giovedì dal consigliere Francesco Serra nei confronti di Luisa Ciambella al consiglio comunale sull’acqua. All’ordine del giorno un documento del capogruppo del Pd che chiedeva di ribadire il no del Consiglio all’aumento delle tariffe idriche e che proponeva un modello di gestione nuovo del servizio pubblico integrato. Un testo di sei pagine le cui conclusioni hanno fatto esplodere - per modo di dire, ovviamente - Serra, poi scusatosi a fine seduta.

A Ciambella sono arrivati numerosi attestati di stima e solidarietà, dopo quelli espressi in aula da parte dei capigruppo dell’opposizione Micci, Santucci e Bianchini. Apprezzamento per la qualità del documento prodotto anche da Chiara Frontini: ''Diamo a Cesare quel che è di Cesare'', dice la consigliera di Viterbo 2020, vittima lei stessa di pesanti attacchi in Sala d'Ercole, riferendosi alla collega di opposizione. Un fronte bipartisan.

In silenzio, invece, i vertici del Pd locale: nessun messaggio di sostegno o di condanna, almeno in maniera pubblica, per le offese rivolte alla capogruppo del loro stesso partito. Tutt'altro. Nella giornata di ieri, Manuela Benedetti e Patrizia Prosperi, rispettivamente segretario provinciale e segretario del circolo unico del Pd di Viterbo, hanno diffuso un lungo comunicato per ''sfiduciare'' Ciambella sul dossier Talete. Sul caso in questione, invece, neanche due righe. La consigliera comunale, contattata a riguardo, non ha voluto rilasciare commenti.

Chiarisce il senso del suo silenzio, che rischiava di essere mal interpretato, il presidente del Consiglio Stefano Evangelista: ''E' vero, non sono intervenuto in prima persona - afferma -, ma lo ha fatto il consigliere Andrea Micci''. ''Si può criticare, ma non è simpatico schernire il pensiero e il lavoro degli altri'', aveva detto il capogruppo della Legga. ''Parole - continua Evangelista - che credo siano state condivise da tutti. Non ci sono state repliche in tal senso. Dopodiché il consigliere Serra si è scusato. Lui in consiglio è sempre molto rispettoso, ho preferito lasciar scorrere e che la situazione si risolvesse tra loro, senza esasperare ulteriormente i toni. A Ciambella ho telefonato il giorno successivo in forma privata. Purtroppo non è la prima volta che succedono episodi del genere. Come presidente posso intervenire quando l’ordine dell'aula viene messo in discussione, ma ogni consigliere da solo dovrebbe capire quali sono i toni da usare, non credo che debba essere io a insegnare l’educazione agli altri. Spero e auspico che tutti si sforzino di essere più rispettosi degli interventi altrui, altrimenti viene meno il senso stesso della democrazia''.

Solidarietà, come detto, anche da parte di Chiara Frontini, che sul rispetto che si deve alle sedi istituzionali sta facendo una lunga battaglia: ''Il livello della classe politica, non solo locale, sta scadendo sempre di più. E di questo ne risentono i contenuti e le proposte. Noi rappresentiamo un movimento civico, al di fuori delle beghe di partito. Ci sforziamo di portare avanti un dialogo che sia costruttivo e positivo: una opposizione dura quando serve e costruttiva quando si può. Come cambiare le cose? Non serve approvare regolamenti che impongano il bon ton istituzionale o regole di comportamento. Chi è chiamato a governare queste caratteristiche le dovrebbe possedere in partenza. il voto nelle urne è l’unico strumento utile per cambiare le cose''.






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