ANNO 14 n° 117
Nuovo licenziamento a Belcolle E' una delle infermiere coinvolte
Il provvedimento della Asl riguarda Stefania Gemini, responsabile di segreteria
Nove dipendenti indagati dalla procura sono stati sospesi senza retribuzione
14/04/2017 - 11:00

VITERBO - Furbetti del cartellino a Belcolle: un nuovo licenziamento e altri provvedimenti disciplinari per il personale coinvolto nell'inchiesta.

L'azienda sanitaria locale di Viterbo ha preso una nuova ondata di provvedimenti alla luce degli atti e dei documenti trasmessi dalla procura. Il caso più clamoroso è il licenziamento dell'infermiera Stefania Gemini che fa seguito a quello della dirigente Tiziana Riscaldati. Inoltre 9 dipendenti dei 23 indagati per assenteismo e truffa ai danni dello Stato sono stati sospesi dal servizio.

Stefania Gemini, responsabile di segreteria del reparto di immunologia e trasfusioni, è l’infermiera sulla quale la procura di Viterbo aveva, a chiusura delle indagini, delle prove schiaccianti di colpevolezza. Per questo motivo procura e Cassazione avevano deciso da subito per lei la sospensione dal servizio. Da ieri, notificato dalla Asl, è arrivato per l’nfermiera il licenziamento senza preavviso che fa seguito a quello della dirigente di reparto, la dottoressa Tiziana Riscaldati.

L’azienda sanitaria di Viterbo ha inoltre emesso la sospensione dal servizio senza retribuzione di nove degli indagati dalla procura a seguito delle indagini della guardia di finanza.

Rosaria Amato, sospesa dal servizio senza retribuzione per 3 mesi.

Alvaro Saleppichi, sospeso dal servizio senza retribuzione per 3 mesi.

Maurizio Trenta, sospeso dal servizio senza retribuzione per 6 mesi.

Tonino Mancini, sospeso dal servizio senza retribuzione per 1 mese.

Michela Carone, sospeso dal servizio senza retribuzione per 1 mese.

Eliana Ferlicca, sospeso dal servizio senza retribuzione per 3 mesi.

Daniele Piccione, sospeso dal servizio senza retribuzione per 3 mesi.

Simone Sampietro, sospeso dal servizio senza retribuzione per 3 mesi.

Donatella Salvatori, sospesa dal servizio senza retribuzione per 3 mesi.

L’Asl di Viterbo annuncia inoltre che questa è soltanto la prima trance di provvedimenti che riguarderanno i ''furbetti del cartellino'' e chi tra loro, gonfiandosi lo stipendio, avrebbe truffato lo Stato per un importo complessivo di oltre 1 milione e 300mila euro.





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