ANNO 14 n° 117
Nucleare, Iran e 5+1 lontani da accordo
27/09/2014 - 10:27

Le grandi potenze e l'Iran sono ancora lontani da un accordo definitivo sul programma nucleare di Teheran, secondo quanto ha comunicato ieri sera a New York un alto responsabile dell'amministrazione americana. ''Le distanze sono significative'' ha riconosciuto il responsabile, al termine di otto ore di intensi colloqui tra Teheran e il gruppo ''5+1'' ( Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito e Germania), guidato a New York dalla rappresentante uscente della politica estera europea Catherine Ashton.

 

Teheran punta anche sull'Italia per rilanciare la distensione delle relazioni con l'Occidente. Il presidente iraniano, Hassan Rohani, lo ha sottolineato senza giri di parole nel corso della conferenza stampa tenuta a margine dei lavori dell'Assemblea Generale dell'Onu. Parlando con un ristretto gruppo di giornalisti, Rohani ha spiegato: 'Contiamo sull'Italia e siamo pronti a rafforzare i rapporti con Roma'. 'E' tra i Paesi europei con cui abbiamo le migliori relazioni', ha proseguito, aggiungendo che all'Onu avrebbe voluto incontrare il premier Matteo Renzi: 'Ma non siamo riusciti a far coincidere le agende'. 'L'Italia - ha insistito il leader di Teheran - e' tra i Paesi considerati amici, quelli con cui abbiamo le migliori relazioni commerciali, culturali e politiche. E queste relazioni siamo pronti ad ampliarle e a rafforzarle'. Ha quindi ricordato come l'anno scorso a New York incontro' l'allora premier Enrico Letta. E ha sottolineato come in occasione dell'Assemblea dell'Onu di quest'anno, pur non essendo stato possibile un bilaterale con il presidente del Consiglio, si siano incontrati il ministro degli esteri di Teheran, Javad Zarif, e la titolare della Farnesina, Federica Mogherini, futura responsabile della politica estera dell'Ue. Proprio al termine dell'incontro con Zarif, il secondo in meno di un mese, la futura Lady Pesc ha affermato che un accordo sul programma nucleare dell'Iran e' particolarmente importante anche alla luce della sfida posta dall'Isis in Siria e in Iraq. 'Perche' c'e' la consapevolezza da parte di tutti - ha detto Mogherini - del fatto che l'Iran puo' svolgere un ruolo positivo, un ruolo he sarebbe cruciale'. Nel nuovo corso impostato da Rohani c'e' la speranza di avere rapporti stretti con tutti i Paesi dell'Unione Europea, ma le parole di Rohani confermano anche uno sforzo di disgelo nei rapporti con gli Usa. Il presidente iraniano - dopo aver assicurato che il nuovo corso 'moderato' a Teheran va avanti, seppure gradualmente e tenendo conto delle 'tradizioni' - ha avvertito che i progressi negoziali con i '5+1' sono stati finora lenti e che un accordo ci potrà essere solo se l'Occidente riconoscerà 'il diritto' dell'Iran all'arricchimento dell'uranio per un nucleare 'a scopi pacifici', ritirando le sanzioni. Mentre a chi gli evocava una possibile delusione nel non aver ricevuto quest'anno una telefonata da Barack Obama - come accadde invece alla fine dell'Assemblea generale dell'Onu del 2013 - Rohani ha detto: 'Non tutti i viaggi possono concludersi con una telefonata'. 'Ma i rapporti tra Iran e Stati Uniti - ha concluso - non dovranno continuare ad essere ostili per sempre. E un giorno le cose cambieranno'.

ANSA.IT

 






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