ANNO 14 n° 117
''Non vogliamo
campi profughi
nel nostro territorio''
La protesta del gruppo Rinnova
27/07/2016 - 12:24

TARQUINIA - ''È una battaglia di tutti ma va affrontata con la stessa lealtà e determinazione con la quale venne affrontata nel 2010''. Queste le parole del gruppo politico di centrodestra Rinnova che interviene sul progetto governativo di installare un campo profughi all'interno dell’ex-deposito munizioni di Tarquinia. Il gruppo chiede al primo cittadino di emettere un'ordinanza per dichiarare inagibile la struttura.

Inoltre, Rinnova invita la cittadinanza a partecipare al consiglio comunale di domattina e i negozianti ad abbassare le saracinesche in segno di protesta.

''Il sindaco emetta un'ordinanza come fece nel gennaio 2010 – dichiara il gruppo Rinnova – all'epoca, con il governo Berlusconi, venne solo ventilata l'ipotesi di utilizzare la struttura come Centro di identificazione ed espulsione (Cie). Il sindaco Mazzola firmò un'ordinanza dichiarando l'inagibilità dell'ex-polveriera. Oggi che sembra certa l'installazione di un campo profughi e governa il centrosinistra, non abbiamo ancora visto alcuna ordinanza''.

''È solo grazie alla tempestiva richiesta delle opposizioni che domani, giovedì 28 luglio 2016, alle 8.30, durante il consiglio comunale si affronterà questa emergenza - aggiunge il gruppo Rinnova -. Inoltre, alle 18, si riunirà anche il consiglio dell'università agraria dove sarà presa una posizione a seguito della mozione protocollata questa mattina dai gruppi consiliari Rinnova e Idea Sviluppo. Invitiamo la popolazione a partecipare in massa. Chiediamo ai negozianti di abbassare le saracinesche delle proprie attività. L'intera città, in segno di protesta, si deve fermare – conclude il gruppo - dobbiamo lanciare a Renzi e Alfano un chiaro segnale: non vogliamo campi profughi nel nostro territorio''.






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