ANNO 14 n° 115
'No alla centrale all'olio di colza a Monterosi'
Interviene La Destra di Nepi
12/04/2011 - 15:47

Riceviamo e pubblichiamo

Energie pulite, motore del futuro. Si, ma che siano “eco-compatibili”, usando un gioco di parole, con i cittadini, prima di tutto! Su questo principio ci schieriamo, come sempre, al fianco della gente comune. Per questo “La Destra Nepi” e il “Dipartimento provinciale delle politiche sociali de “La Destra”, di cui è responsabile Emanuele Ricucci, dicono no alla realizzazione di un impianto per produzione energetica ad olio di colza nel comune di Monterosi. Ci uniamo alle varie associazioni, enti pubblici e comitati che da mesi protestano per questa situazione.

Se necessario siamo pronti a scendere in piazza; intanto ci attiveremo per creare delle iniziative di protesta concrete. La questione vede, nel particolare, la creazione di una struttura termoelettrica da 3MW totali, la quale costruzione è stata autorizzata dalla giunta “monterosolina” con delibera n. 26 del 28/10/10 e sua variante, n.33 del 30/11/10. Un “simpatico“ eco mostro, capace di bruciare, con motori diesel, l‘equivalente in olio di colza e vari, composto da sostanze “grasse“ di diversa composizione, “di 10.000 friggitorie accese ed operanti contemporaneamente“, come accenna Paolo D‘Arpini, Portavoce European Consumers Tuscia, in una nota, .

 

L’inquinamento acustico e atmosferico “galopperebbero”. Il 60 % del combustibile bruciato verrebbe emanato nell’aria facendo ricadere “particolato”, gas e pericolosissime “polveri sottili PM10” e “nano-polveri”, con effetti fortemente cancerogeni e mutageni reali se sottoposti a lunga esposizione, come si astrae da indagini effettuate, per km nei territori di Nepi, Monterosi, finanche Trevignano, compresi anche fisicamente, in parte, nella costruzione degli edifici necessari. Oltre questo molte e molte altre considerazioni, che per motivi di “spazio” non tratteremo ora, andrebbero fatte.

 

Chiaramente questo non è concepibile ne per l’ecosistema ricco ed importante dei nostri territori, ne per la società civile e la salute dei cittadini che ogni giorno dovrebbero vivere nelle condizioni “imposte” dall’impianto energetico. Per ora la ditta indicata per la costruzione e gestione delle centrale, non ha ancora, a quanto ci è dato sapere, le autorizzazioni di legge della provincia di Viterbo e della Regione Lazio, come anche i finanziamenti della Comunità Europea; questi però, potrebbero essere imminenti e arrivare da un momento all’altro, dando il via burocratico e fisico alla costruzione. Per questo ci vogliamo “muovere”, farci sentire in precedenza.

Per questo ci uniamo al coro di proteste, forte, che si è generato appresa la notizia. Siamo a disposizione e collaboreremo realmente con le istituzioni locali ed interessate, saremo di sostegno il più possibile, al “Comitato civico no centrale colza Monterosi“. Per questo, continuiamo ad essere dalla parte dei cittadini, nella ricerca costante e concreta della loro “tranquillità sociale“, in loro tutela, in questo specifico, per la garanzia della loro salute, quella dei loro figli e dell‘ambiente, dell‘ecosistema intorno a noi, di cui aver preziosa cura. Pertanto stiamo “affacciati” alla finestra, aggregandoci a quanti non vogliono la realizzazione della centrale, attendendo sviluppi in merito, pronti ad attivarci come possiamo, a rivolgerci ai nostri diretti “superiori” in Regione Lazio.

Quando si ha la volontà di schierarsi e lottare per la gente comune, per i cittadini, ogni modalità di tutela è positiva.

“La destra” Nepi - Dipartimento provinciale delle politiche sociali de “La Destra”






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