ANNO 14 n° 117
Morsi respinge l'ultimatum di 48 ore E parla al telefono con Obama
02/07/2013 - 09:35

Il presidente egiziano Mohamed Morsi, nella notte, ha respinto l'ultimatum di 48 ore lanciato dalle Forze armate con la richiesta ai politici di raggiungere un consenso, ascoltando le richieste della piazza. Morsi ha fatto sapere di non aver preso in considerazione le affermazioni dell'esercito, specificando che alcune frasi contenute nell'ultimatum «potrebbero creare confusione».

L'ufficio di presidenza dice che Morsi non è stato consultato in anticipo dal generale che ha lanciato l'ultimatum. In ogni caso il presidente sta andando avanti nel «percorso per promuovere la riconciliazione nazionale globale», sempre secondo il suo staff, e ha avuto un colloquio telefonico col presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Alla luce degli ultimi fatti, il ministro degli esteri egiziano Kamel Amr ha offerto le proprie dimissioni.

L'ALLEANZA DEGLI ISLAMICI - Prima della dichiarazione del capo di Stato, l'alleanza degli islamici egiziani, che comprende anche i Fratelli musulmani, si era detta contraria al tentativo avviato da alcuni di sfruttare l'esercito «per attaccare la legittimità» in maniera parziale, rischiando un colpo di Stato. In una dichiarazione letta durante una conferenza stampa, l'alleanza ha aggiunto di essere pronta a rispettare tutte le iniziative in corso per risolvere la crisi politica del paese, ma occorre rispettare i principi costituzionali.

 corriere.it






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