ANNO 14 n° 117
Marchetti: ''Due impegni per l'ambiante: creare nuovi monumenti naturali nella Tuscia''
21/02/2018 - 12:44

BLERA - Riceviamo e pubblichiamo da Paola Marchetti candidata nella Lista civica ''Zingaretti presidente'':

Intorno al tema della sostenibilità si gioca una sfida fondamentale su più fronti: la possibilità di migliorare le condizioni di vita dei cittadini e realizzare un modello virtuoso per la cura e per la valorizzazione del territorio e dell'ambiente; la necessità di incidere sulla qualità urbana dei nostri centri; l'esigenza di garantire la sicurezza dei prodotti agroalimentari; l'opportunità di produrre sviluppo e innovazione, in un campo strategico come quello dell'economia verde.

La sostenibilità è insomma un grande tema trasversale e può essere uno dei motori del modello di sviluppo del Lazio e della provincia di Viterbo che va sostenuto con progetti, investimenti ed atti legislativi.

Credo che il Lazio e la Tuscia abbiano tutte le qualità per giocare un ruolo di primo piano in uno scenario globale dove conta l'innovazione, a partire da quella legata al campo ambientale.

Unire crescita economica, produzione di reddito ed occupazione e qualità della vita è per noi la sfida con cui vogliamo misurarci nella prossima legislatura regionale.

Anche grazie alle politiche messe in campo in questi anni, il Viterbese è più forte nella sfida della sostenibilità.

L'approvazione in Giunta del Piano energetico regionale, con l'obiettivo di perseguire la riduzione delle emissioni di CO2 dell'80% entro il 2050, insieme alla legge per la difesa dell'acqua pubblica, ne costituiscono due capisaldi fondamentali.

Ma nei prossimi 5 anni occorre fare ancora di più e di meglio.

L'approvazione di norme per la salvaguardia delle foreste vetuste e delle faggete, con la quale si è messo fine ad un vuoto legislativo che ha rischiato di compromettere un patrimonio naturalistico di grande pregio, può costituire il primo passo per l'assunzione di provvedimenti legislativi ulteriori a tutela di queste realtà.

Penso in primo luogo alla Faggeta di Bassano Romano, dove il particolare pregio del bosco può rappresentare una straordinaria risorsa per lo sviluppo locale, specie se abbinato alla contigua Faggeta di Monte Raschio di Oriolo Romano, già riconosciuta patrimonio Unesco. Penso all'area del torrente Vesca al Terzolo a Blera, dove l'iter per la costituzione del monumento naturale, già avviato in questa legislatura, va concluso e portato a termine.

Penso alla necessità di costituire una rete che metta in relazione queste aree, con quelle già previste nel sistema delle aree protette regionali, a partire dalla Faggeta di Soriano nel Cimino, da Monte Fogliano a Vetralla e dalla riserva di Monte Casoli a Bomarzo.

Rafforzare il sistema delle aree protette, investire sulla legge 14/2016 sulla filiera corta e promuovere il rilancio dei nostri borghi può essere uno straordinario strumento per affermare il brand Tuscia e per valorizzare le produzioni di qualità del territorio.

L'ambiente, insomma, come straordinaria opportunità di crescita per il nostro territorio.






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