ANNO 14 n° 117
Maico, qualcosa si muove all'orizzonte
Dopo l'incontro di ieri in tribunale, per i dipendenti si apre un possibile scenario
17/01/2018 - 05:44

VITERBO - Nonostante i mesi trascorsi, la vicenda Maico resta ancora profondamente ingarbugliata, ma adesso per i dipendenti potrebbe comunque aprirsi una nuova strada verso la fine dell'incubo.

Dall'incontro tenutosi ieri in tribunale - al quale hanno partecipato il sindaco di Orte Giuliani, gli avvocati della sigle sindacali, il presidente del tribunale e il giudice incaricato - non sono purtroppo emersi sostanziali passi avanti nella situazione di stallo nella quale si trovano ormai da mesi.

Gli operai della Maico infatti, lamentano una situazione che va ben oltre il precariato: stipendi pagati con mesi di ritardo, sempre al limite della legalità contrattuale, nessun buono pasto o rimborso spesa, niente rispetto degli accordi sindacali presi. Ma soprattutto il mancato versamento del Tfr, il trattamento di fine rapporto.

Ma dopo l'ennesimo stato di impasse nella trattativa, sono stati gli avvocati di Uil e Cisl, Conticelli e Picchiarelli, ad indicare una possibile via percorribile per far ottenere ai dipendenti almeno i contributi derivanti dalle misure di sostegno al reddito. ''Non bisogna perdere altro tempo - sostiene l'avvocato Conticelli - a mio parere è necessario fare una procedura d'urgenza che serva a far riconoscere definitivamente al centro dell'impiego che i lavoratori erano alle dipendenze della Maico. Solo così sarà possibile fare richiesta per la Naspi ed aiutare delle famigli che sono in grande difficoltà, dato che i lavoratori non ricevono lo stipendio da mesi''.

Come detto, dello stesso avviso è anche il legale della Cisl: ''E' necessario che venga riconosciuto che si tratta di un vero e proprio errore giuridico che ha avuto ripercussioni materiali - afferma l'avvocato Picchiarelli - gli operai hanno sostenuto gli ultimi giorni di lavoro presso la Maico e quindi è con quella società che cessa il rapporto lavoratore-dipendente. Tutti hanno già rifiutato formalmente il trasferimento di stato da dipendenti Maico ad Edilgori. Credo che vada comunque seguita la strada del dialogo con il liquidatore, ma se non dovessero arrivare risposte in breve tempo ritengo che la decisione più giusta sia quella del ricorso d'urgenza al tribunale per il licenziamento illegittimo''.






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