ANNO 14 n° 118
''Maggi si limiti
a fare il sindaco''
Boldorini, presidente del consiglio, sui comportamenti del primo cittadino
26/09/2016 - 09:31

BASSANO ROMANO - ''Se il sindaco vuole fare anche il presidente del consiglio basta che lo dica chiaramente. Si faccia avanti se ha questa aspirazione. La esterni tranquillamente ma finchè sono io esigo rispetto istituzionale, rispetto dello statuto e del regolamento del funzionamento del consiglio comunale e soprattutto rispetto umano cosa che da qualche periodo a questa parte sta mancando in modo del tutto evidente''.

Questo il commento di Alfredo Boldorini all’indomani della richiesta di intervento inviata al Prefetto. Con una nota infatti il presidente del consiglio bassanese chiede l’intervento della prefettura per richiamare all’ordine il modus operandi del sindaco Maggi in tema di ''funzionamento ed organizzazione del consiglio comunale''.

''Sinceramente sono stanco di questa tarantella. Non capisco da dove parta tutta questo odio sia istituzionale che umano nei mie confronti. Il sindaco Maggi – scrive Boldorini – non deve scavalcare lo steccato. Deve fare il sindaco e il presidente di giunta. Non deve impartire ordine agli uffici in materie che a lui non competono. Questo non lo dico io ma la legge. Il consiglio comunale, così come sancito dall’articolo 38 comma 3 del Tuel legge 267 del 18 agosto 2000, gode di piena autonomia funzionale ed organizzativa. Questo significa che ne il sindaco ne la giunta possono interferire con i lavori del il consiglio comunale. Il sindaco o suo delegato non possono ordinare agli uffici di 'preparare le convocazioni per i consigli comunali' come hanno fatto venerdì scorso quando, a mia insaputa, ho trovato la convocazione del consiglio del 28 settembre già pronta con tanto, appunto, di data, ora, ordine del giorno e anche dei timbri. In parole povere mancava solo la mia firma. Così facendo oltre che andando in contrasto con i regolamenti si svilisce anche e soprattutto la figura istituzionale e di garanzia del presidente del consiglio comunale che ricordo rappresenta l’intera comunità bassanese''.

''Rammento altresì - continua il presidente - che la convocazione del consiglio comunale, articolo 13 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale, è disposta, sentita la conferenza dei capigruppo, solo dal presidente del consiglio. Per disposta s’intende tutto il processo: dalla convocazione con i capigruppo fino all’atto finale che sarebbe appunto la firma delle lettere di convocazione passando per la discussione sui punti dell’ordine ecc. Ecco, il punto è proprio questo: a cosa serve un presidente svuotato dal ruolo che 'passa in comune solo ad apporre la sua sigla', un presidente 'messo comunale', un presidente 'a chiamata', un presidente a disposizione solo della maggioranza? Mi sorprende che il sindaco Maggi, nonostante la sua lunga militanza amministrativa, non sappia che il presidente una volta eletto, assume una chiara figura istituzionale di garanzia volta a tutelare le due compagini presenti in consiglio: la maggioranza che deve attuare il programma di governo e la minoranza che deve svolgere invece il proprio ruolo di opposizione''.

''Quello che a mio giudizio il sindaco Maggi o chi per lui, avrebbe dovuto fare, invece, più responsabilmente - conclude -, appresa l’urgenza di convocare un consiglio comunale per non far perdere un finanziamento alla collettività, era prima di tutto inviare formale avviso di questo al sottoscritto nei tempi previsti, e non all’ultimo momento: la sera per la mattina, in modo da mettere in moto tutto il processo di cui sopra. Il sottoscritto a sua volta, come prevede anche lo statuto comunale, all’articolo 48 comma 2, avrebbe dovuto convocare il consiglio entro 10 giorni. Cosa che ha fatto in modo del tutto celere, mettendosi subito a disposizione degli uffici visto che i tempi erano strettissimi e non c’erano margini di manovra. Dovete sapere che dei 10 giorni il sottoscritto ha impiegato solo due ore rispettando i tempi procedurali e assicurando che il finanziamento potesse essere regolarmente oggetto di discussione in consiglio e successivamente approvato''.

Alfredo Boldorini
Presidente del consiglio comunale






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