ANNO 14 n° 117
Lucciole ad Orte, ''Una guerra tra bande per contendersi le piazzole''
Prostitute picchiate e minacciate
12/04/2018 - 09:30

ORTE - ''Una vera e propria guerra tra bande rivali per contendersi le piazze. Fatta di minacce. Spedizioni punitive. E pistole''. Una guerra tra protettori e lucciole per accaparrarsi spazzi e locali in cui prostituirsi al casello autostradale di Orte.

''Una guerra tra poveri, in cui ad avere la peggio, come sempre, sono le giovani donne'' spiega in aula uno dei carabinieri intervenuti al casella per più episodi nel gennaio del 2014.

A chiamare aiuto in entrambi i casi una giovane sfruttata e costretta a prostituirsi: ''Sono ragazze che provengono dall’Europa dell’Est e che risiedono a Terni, Orte o nei paesi vicini e che molto spesso si trovano in situazioni molto più grandi di loro. Per cercare di arginare il problema, con il sindaco abbiamo accordato delle sanzioni sia per la donna sia per il suo cliente. Ma il degrado dilaga''.

Il primo episodio di violenza il 7 gennaio: ''In caserma è arrivata la segnalazione di una donna aggredita da due uomini, poi identificati come i suoi protettori''. Portata al casello di Orte a prostituirsi da Terni, la giovane sarebbe stata presa a calci e pugni probabilmente per questioni relative ai soldi. ''L’abbiamo trasportata in ospedale: per lei la rottura del gomito e 20 giorni di prognosi''.

Nella macchina dei due uomini, oggi finiti a processo assieme ad altri tre connazionali rumeni per favoreggiamento della prostituzione, minacce, estorsione e lesioni, molti gli oggetti ritrovati e posti sotto sequestro. ''Nel bagagliaio – sottolinea il carabiniere – c’erano due bastoni di legno, un coltello da cucina, un’ascia, due passamontagna e due giacconi''.

Una manciata di giorni dopo, il 17 gennaio, una nuova chiamata in caserma: la stessa ragazza, questa volta, sarebbe stata minacciata con una pistola dai protettori delle sue rivali.

La prossima udienza è stata fissata per il 16 maggio.






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