ANNO 14 n° 118
Liceo Ruffini occupato: ''La riforma? Buona sola, altro che buona scuola''
Elaborato documento dagli studenti
14/12/2014 - 00:00

VITERBO - ''La buona sola'': così gli studenti che da ieri hanno occupato il plesso di piazza Dante del liceo scientifico Ruffini hanno ribattezzato la ''La buona scuola'', l'iniziativa del governo che dovrebbe portare all'ennesima riforma della scuola. Un'ipotesi, quella del governo, che i ragazzi del Ruffini, nel corso di una serie di incontri sull'argomento svolti ieri, hanno bocciato senza appello.

''La sveglia è suonata alle 6,30 per noi occupanti - dice la nota quotidiana con la quale gli studenti tengono i contatti con ''l'esterno'' -, una levataccia per avere tutto il tempo di prepararci ed essere pronti al programma mattutino, che ha contato sulla partecipazione di 270 studenti''.

Alle 8,30 in punto, dopo essersi divisi in gruppi, i ragazzi hanno iniziato i workshop, basati sulla lettura della riforma la ''Buona Scuola'', proseguiti con analisi e dibattiti.

''A fine mattinata - prosegue la nota - abbiamo deciso di riunirci per fare il punto della situazione, scoprendo quanto proficuo sia stato il lavoro svolto, grazie soprattutto alla partecipazione attenta e collettiva di tutti''.

Gli studenti hanno espresso le loro opinioni nel merito della riforma e hanno preparato un documento ''condiviso'', in cui sono stati evidenziati i tratti più ''critici'' e ''preoccupanti'' del documento del governo.

A costo zero - ''A pagina 57 - affermano - si specifica come grazie ai tagli sugli stipendi dei docenti, che ancora una volta subiranno un declassamento sociale, si finanzierà il miglioramento dell'offerta formativa. Il governo, infatti, investirà nella scuola meno di quanto taglierà (1 miliardo di investimento, 1,1 miliardi di tagli)''.

Anticostituzionalità dei finanziamenti alle scuole paritarie - Secondo gli studenti del Ruffini, i finanziamenti alle scuole paritarie, ''evidente camuffamento delle scuole private'', sarebbero incostituzionali. ''Tali scuole - scrivono - finora ricevono rimborsi che costano alla comunità 472 milioni di euro l'anno, ma che con la riforma riceveranno fondi esattamente come una scuola pubblica''.

Sostituzione degli organi collegiali con un consiglio d’amministrazione - Ad avviso degli studenti, l'istituzione dei consigli d'amministrazione nelle scuole, aperti alla partecipazione di investitori privati, e con l’accentramento di potere nelle mani del dirigente scolastico (pagina 70 della riforma), ''comporta l'evidente lesione del diritto di essere rappresentati e la trasformazione delle scuole in vere e proprie fonti di profitto''.

 Aumento del costo dell'istruzione a carico delle famiglie - Infine, gli studenti hanno osservato che a causa dell'istituzione del microcredito (obbligatorietà del contributo ''volontario''), i costi a carico delle famiglie per l'istruzione sono destinati ad aumentare.

''Questi - spiega la nota degli studenti - sono i principali punti su cui abbiamo dibattuto ieri mattina e che ci scandalizzano al punto di spingerci ad ulteriori approfondimenti. Per oggi sono previste altri workshop sull'argomento, e la speranza è che queste nostre riflessioni, che verranno per altro segnalate anche al ministero, non rimangano inascoltate''.

Infine, gli studenti sottolineano ''che le critiche che ci sono state rivolte non ci toccano, e che i fatti parleranno per noi. In ogni caso noi siamo qui e, oggi come domani, presidieremo il plesso scolastico''.





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