ANNO 14 n° 116
Liberazione Leonard Peltier, Sassoli scrive a Joe Biden
L'uomo da 45 anni č ingiustamente ed assurdamente detenuto per delitti che non ha mai commesso
26/09/2021 - 15:38

VITERBO - Il 23 agosto, il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, ha annunciato pubblicamente, con una conferenza stampa, con un video e con un tweet, la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America Joe Biden di un atto di clemenza che potesse restituire finalmente la libertà a Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano impegnato per i diritti umani e in difesa del mondo vivente, da 45 anni ingiustamente ed assurdamente detenuto per delitti che non ha mai commesso. La sua condanna fu infatti l'esito di uno scandaloso processo-farsa fondato su prove e testimonianze false (ed a riconoscere la falsità delle prove e delle testimonianze sono stati successivamente gli stessi accusatori e gli stessi giudici che lo condannarono). Benito D'Ippolito, collaboratore del 'Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera' di Viterbo, lotta da anni contro questa ingiustizia e spiega come nel corso di questi 45 anni la liberazione di Leonard Peltier è stata richiesta da innumerevoli personalità di tutto il mondo, da Nelson Mandela a madre Teresa di Calcutta, a numerosi Premi Nobel, purtroppo senza risultati importanti.

Ora questa richiesta è formulata dal Presidente del Parlamento Europeo (l'unica istituzione dell'Unione Europea eletta a suffragio universale, e quindi realmente rappresentativa di tutti i cittadini dell'Unione), l'On. David Sassoli, sostenuto da reiterate risoluzioni del Parlamento Europeo (risalenti finanche al 1994 ed al 1999) e da innumerevoli prestigiose personalità delle istituzioni, della cultura, della vita religiosa, morale, civile (come ad esempio Laura Boella, don Luigi Ciotti, Nando Dalla Chiesa, Raniero La Valle, Moni Ovadia, Sara Michieletto, Luisa Morgantini, Riccardo Orioles, Daniela Padoan, Bianca Pitzorno, Annamaria Rivera, padre Alex Zanotelli) e da molti sindaci di importanti città (tra cui quelli di Aosta, Bologna, Carrara, Gorizia, Livorno, Palermo, Pesaro, Reggio Calabria, Verbania).

Nel suo tweet del 23 agosto scorso il Presidente Sassoli ha scritto, in italiano e in inglese:

'Invierò una lettera alle autorità statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni. Spero che le autorità accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque'.

'I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years'.

'I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere'.

Non vi è dubbio che a una voce istituzionale così autorevole, a una richiesta così ragionevole e così precisamente argomentata, il Presidente degli Stati Uniti d'America dovrà prestare la debita attenzione e dare una persuasa risposta. Nelle relazioni tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti d'America il tema del rispetto dei diritti umani è, e deve essere cruciale, come ha giustamente scritto il Presidente Sassoli: 'Human rights must be defended always, everywhere', ovvero: 'I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque'. Si attende l’esito positivo per risolvere questa triste storia che dura da 45 anni.






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