ANNO 14 n° 117
L'ex tribunale e il palazzo
dell'Abate in vendita
I due complessi monumentali inseriti nel bando ''Proposta immobili 2015''
06/06/2015 - 02:01

VITERBO - Sorpresa non da poco per i viterbesi curiosi che hanno deciso di perdere qualche minuto della loro giornata scorrendo la lista ''Proposta immobili 2015'', lanciata dal Ministero dell’Economia e dall’Agenzia del Demanio e all'interno della quale  compaiono oltre 650 immobili di proprietà di regioni, comuni, Asl e altri enti locali che e breve saranno venduti ai privati.

Nell'elenco, infatti, ecco l'ex tribunale di Viterbo, il monastero dei Carmelitani Scalzi, e il palazzo di Donna Olimpia, l'ex orfanotrofio appena dentro porta San Pietro. In realtà, però, si tratta di uno specchietto per le allodole: nessuna alienazione, ma il tentativo di attirare investimenti privati per la manutenzione e ristrutturazione dei beni.

''Grazie a una norma appena varata dal Governo - spiega il vicesindaco Luisa Ciambella - abbiamo la possibilità di recuperare questi immobili con l'eventuale contributo di privati interessati a investire. Uno strumento importante, in un momento in cui le casse del Comune non sarebbero in grado di far fronte alla spesa. Purtroppo si possono inserire nella lista soltanto quei beni dal valore minimo di un milione di euro, quindi non potremmo estenderlo a tutti gli edifici meritevoli di intervento''.

I privati hanno la possibilità, presentando all'amministrazione un piano di investimento, di gestire l'immobile aprendo attività che spaziano dal centro culturale alla biblioteca. ''Valuteremo, ovviamente - conclude il vicesindaco - se le proposte saranno in linea con la vocazione del bene in questione. Certo non faremo aprire una discoteca in un palazzo dal grande valore storico''.

Della lista faceva parte anche il Castello Orsini di Soriano nel Cimino, ma il suo nome è stato ritirato da poco. ''Abbiamo deciso di fare noi una richiesta di fiscalismo demaniale - spiega il sindaco di Soriano Fabio Menicacci - che sarà ora al vaglio del Ministero dei Beni Culturali. In questo modo sarà l'amministrazione a occuparsi in prima persona del castello''. 






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