ANNO 14 n° 118
Lavori mal fatti
o non completati:
chi esegue i controlli?
02/03/2015 - 00:00

di Roberto Pomi

VITERBO - Scavi per i lavori su tubature e cavi, nel capoluogo della Tuscia è una giungla. A porsi il problema anche l’amministrazione comunale che recentemente ha affrontato il tema all’interno di un’apposita commissione.

Il vero tallone d’Achille è l’assenza di controllo sugli interventi che vengono effettuati, così è facile vedere scavi effettuati nei sanpietrini rattoppati con l’asfalto, o metri e metri di strada avvallarsi proprio lì dove era stato effettuato poco tempo prima il lavoro.

Se si vuole avere un quadro attuale della situazione basta recarsi nella zona di Porta Fiorita, appena entrati la più nota Porta San Pietro. Nelle scorse settimane sono stati effettuati degli interventi alle tubature sotto il manto stradale. Proprio su via Porta Fiorita è possibile vedere con esattezza dove è stato effettuato lo scavo, perché i sanpietrini ripristinati sono sprofondati di diversi centimetri, formando una vasca di ristagno per l’acqua piovana.

Invece una parte dei lavori è in pratica rimasta sospesa da settimane. Hanno effettuato gli scavi e ammassato i sanpietrini in un lato. Poi hanno ricoperto con la terra e lasciato il cantiere così. In commissione consigliare si è discusso proprio su come mettere un argine a tutto questo. Esiste infatti una precisa norma che dispone che chiunque effettui interventi è tenuto a ripristinare la situazione come trovata. La commissione ha avanzato delle proposte di modifica del disciplinare tecnico: comunicazione da parte della ditta dell’inizio dei lavori e per conto di chi vengono effettuati, tempistica certa da fornire, precisazione di norme tecniche d’intervento.

Ma al di là delle norme il vero vulnus è rappresentato dal controllo. L’unico modo che può scongiurare certi scempi è la supervisione da parte del personale incaricato del comune.






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