ANNO 14 n° 117
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''L'Andosilla non pił autosufficiente''
25/11/2014 - 00:00

CIVITA CASTELLANA - Il grido di dolore dell'ospedale Andosilla. La prospettiva che le misure contenute nel nuovo atto aziendale della Asl siano soltanto i primi passi verso la chiusura della struttura. Le preoccupazioni di un territorio che ha Civita Castellana al centro ma che serve anche parte delle province di Rieti e di Roma. Viterbopost ieri ha raccontato questo scenario, oggi è la volta degli approfondimenti, rivolgendosi ai rappresentanti del territorio. Vale la pena chiedere ad Enrico Panunzi, consigliere del Pd e presidente della sesta commissione, e anche a chi sta in minoranza, quel Daniele Sabatini (Nuovo Centrodestra) che ha già criticato aspramente il nuovo atto aziendale. Inutile dirlo, le posizioni sono agli antipodi come quelle di un carnivoro convinto e quelle di un vegano (scegliete voi chi sia l'uno e chi l'altro). 

Sabatini allarga subito il campo di gioco: 'Non è soltanto Civita Castellana il problema. Credo che si debba parlare a ragione di una vera e propria questione settentrionale, che coinvolge due province e mezzo: quella di Viterbo, quella di Rieti e la parte nord della provincia di Roma. La cosa è ancora più grave, perché se avesse riguardato soltanto un territorio si sarebbe potuto imputare la colpa alla debolezza politica di quella provincia, e invece no: qui siamo di fronte, siamo vittime, di una volontà politica di privilegiare alcune zone della regione a scapito di altre'.

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