ANNO 14 n° 117
La protesta dei portalettere: ''No al recapito della posta a giorni alterni''
La manifestazione in via Ascenzi: ''Chiediamo tavolo di discussione con dirigenti''
28/02/2020 - 11:30

VITERBO – ‘’E’ giunta l’ora che da Roma ci ascoltino, perché non esistono cittadini di serie a e cittadini b’’. Ne è convinto Andrea Morucci, che si è fatto portavoce della protesta dei portalettere viterbesi, in corso sotto le poste centrali di via Ascenzi. Il perché della manifestazione è presto spiegata.

‘’Siamo contrari alla riorganizzazione messa in atto da Poste italiane, che prevede il recapito a giorni alterni’’, dice Morucci.

‘’Disposizione – aggiunge - che non può essere attuata perché il portalettere si ritroverà con due zone e il doppio della posta da consegnare. E non è soltanto un ulteriore aggravamento per noi, ma tale riorganizzazione costituirà certamente una fonte di disservizio per gli utenti. Lo scorso anno – sottolinea – a Viterbo ci sono stati periodi in cui erano giacenti 15mila raccomandate: in pratica un cittadino su quattro ne aveva una ferma negli uffici postali’’.

Per tutta questa serie di motivi ‘’chiediamo un tavolo di discussione per rivedere il piano organizzativo attuato senza prendere in considerazioni le nostre richieste. Del resto in altre città italiane, come Roma, Napoli e Milano, la corrispondenza viene consegnata tutti i giorni: perché nelle piccole realtà dobbiamo essere considerati cittadini di serie b?’’.

Altro punto da sottoporre ai dirigenti è anche quello della carenza di mezzi, quali ''palmari, auto e stampanti''.

Ad ascoltare le ragioni della protesta dei postini di Viterbo, anche il sindaco Giovanni Arena.






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