ANNO 14 n° 117
La madre di Attilio: ''Il presidente del Senato Grasso conosce la verità''
Appello della signora Angela Manca all'ex procuratore nazionale antimafia
15/01/2015 - 00:00

VITERBO – Una clamorosa rivelazione emerge da un’intervista rilasciata dalla signora Angela Manca sulla morte del figlio Attilio. ‘’Sono convinta che il presidente del Senato, ex procuratore nazionale antimafia, potrebbe essere a conoscenza di elementi utili. So che ha detto ad un giornalista: ‘l’urologo Manca è stato ucciso, io non so se da Provenzano o meno, però si vede che è stato ucciso’. Il giornalista gli ha chiesto: ‘ma perché lei non lo dice pubblicamente?’ e lui ha risposto: ‘che mi metto contro quella procura?’”.

La signora Manca, oggi, ha più di settant’anni e ha fatto della ricerca della verità e della giustizia sulla morte del figlio la sua ragione di vita. L’urologo di Barcellona Pozzo di Gotto in servizio all’ospedale Belcolle trovato cadavere l’11 febbraio 2004 nel suo appartamento in via della Grotticella. ‘’Morte causato da overdose’’. Questa il verdetto degli organi inquirenti guidati dal sostituto Renzo Petroselli. Ma i familiari non ci stanno e il caso Manca inizia a fare il gito di giornali e tivù nazionali. “Attilio operò Bernardo Provenzano alla prostata e sapeva qualcosa che non doveva sapere. Per questo è stato ucciso. Il suo corpo era pieno di ecchimosi, i buchi sul braccio sinistro mentre lui era mancino. Sulle siringhe non c’erano sue impronte e sono state ritrovate con ancora sopra i tappi”.

La famiglia Manca ha più volte sollecitato le istituzioni a cercare la verità, ma spiega la madre di Attilio: ‘’Le istituzioni mi hanno delusa”. Ora però che la Commissione Antimafia di Palazzo San Macuto ha convocato il procuratore di Viterbo Alberto Pazienti e il pm Renzo Petroselli, autore dell’archiviazione del caso Manca, per chiarimenti sull’indagine, Angela Manca torna a sperare: “Chiedo la riapertura delle indagini…”, dice, e lancia un appello a Piero Grasso, oggi presidente della Repubblica supplente, tra i principali candidati alla successione di Giorgio Napolitano. ‘’Sono convinta che lui possa conoscere la verità’’. Anche l’ex pm di Palermo Antonio Ingroia, da circa un anno avvocato della famiglia Manca, si associa alle parole della signora Angela. Sempre al giornale online ‘’i Quaderni de l’Ora quotidiano’’ ha detto: ‘’Spero che l’appello a Grasso abbia più fortuna rispetto al passato, quando il destinatario del messaggio della famiglia Manca era Napolitano’’.





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