ANNO 15 n° 216
“La giunta regionale del Lazio si è dimenticata di infermieri, oss e tecnici”
Cisl Fp sui 9 mln stanziati per i medici, Gunnella: “Servono indennità anche per le altre figure professionali”
03/08/2025 - 15:22

VITERBO - “Stanziare 9 milioni di euro per i soli medici di pronto soccorso non basta. La giunta regionale del Lazio si è dimenticata di infermieri, oss e personale tecnico, figure professionali che lavorano ogni giorno in prima linea, ossatura degli ospedali senza le quali i servizi sanitari non potrebbero essere erogati”. Stefania Gunnella, reggente della Fp Cisl di Viterbo, interviene con fermezza sulla decisione della giunta Rocca di prevedere, in sede di assestamento di bilancio, un’indennità per i dirigenti medici dei reparti di medicina d’urgenza, senza adottare alcuna misura per gli altri lavoratori del comparto.

“La misura adottata dalla Regione Lazio – continua Gunnella – disconosce il valore delle categorie non incluse nel provvedimento. Eppure, parliamo di circa 2.400 professionisti a livello regionale, alcune centinaia solo nel Viterbese, senza i quali i reparti di emergenza non potrebbero essere operativi né garantire la necessaria assistenza 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno. Inaccettabile, quindi, la dimenticanza della giunta che dimostra una mancanza di rispetto nei confronti del personale di comparto che va subito sanata”.

“Alla Regione Lazio chiediamo pertanto – conclude la reggente della Fp Cisl di Viterbo – un’inversione di rotta immediata che sani l’ingiustizia perpetrata e riporti il giusto equilibrio nella valutazione del ruolo di tutti i profili professionali. Serve subito un emendamento che comprenda nelle misure integrative anche il comparto, nel rispetto del contratto nazionale di settore, sottoscritto e approvato dalla Cisl il 18 giugno scorso, il quale non a caso prevede più risorse per dare il giusto riconoscimento a chi tiene in piedi il sistema sanitario. Ricordiamo alla giunta che senza il personale del comparto, i medici da soli non potrebbero salvare vite umane. Lo sanno bene i pazienti della Tuscia e di tutto il Lazio che si rivolgono ai pronto soccorso. Ed è grave che sia l’amministrazione regionale ad averlo ignorato. Così come altrettanto grave è l’applicazione per le prestazioni aggiuntive di una tariffa pari a 35 euro l’ora, a fronte dei 50 euro indicati come base minima dal contratto collettivo nazionale 2022-2024 di Sanità pubblica. Occorre un ripensamento immediato”.

 






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