ANNO 14 n° 117
Irrigazione in soccorso di vigneti
E' allarme siccità. Fino al 60 per cento in meno nelle produzioni di foraggi
29/07/2017 - 19:40

VITERBO – Irrigazione in soccorso di vigneti e uliveti della Tuscia dove si annuncia una stagione in perdita con produzioni almeno dimezzate. La forte siccità che ha interessato la provincia di Viterbo come il resto d’Italia sta creando notevoli problemi alle coltivazioni tanto che Coldiretti si è mossa già per tempo per chiedere lo stato di calamità alla Regione.

Ad andare in sofferenza sono un po’ tutte le produzioni. “Nella zona interna – spiega Mauro Pacifici, presidente della Coldiretti di Viterbo – si è registrato tra il 40 e il 60 per cento in meno di raccolto dei foraggi mentre lungo la zona costiera hanno sofferto di più le produzioni di cereali”.

In vista dell’autunno la situazione non migliora. “Per salvare i vigneti – conferma Pacifici – molti hanno attivato l’irrigazione. In sofferenza anche gli uliveti dove è aumentata la calcola dell’oliva mentre le foglie sono state spazzate via dal vento dei giorni scorsi”.

Nei noccioleti sprovvisti di irrigazione le mandorle non si sono formate o si annunciano di scarsa qualità.

Le piogge degli ultimi giorni non hanno portato i benefici sperati. “Dopo un lungo periodo di siccità – spiega ancora Pacifici – con i terreni ormai arsi dal caldo, i temporali di questi giorni non sono riusciti a svolgere la loro funzione. Non sono penetrati nei campi ma sono defluiti nei fossi”.

La situazione è davvero critica. Da qui le richieste alla Regione.

“Prevedendo questa situazione – spiega Pacifici – già a maggio nel tavolo in Regione abbiamo chiesto una serie di interventi: la dichiarazione dello stato di calamità, gli sgravi contributivi per aziende e dipendenti, agevolazioni sulle accise e sulla tassazione, contributi in conto interesse per spalmare la perdita di quest’anno in 5 anni”.

L’assessore regionale intanto ha concesso un 50 percento in più sull'erogazione del gasolio destinato all’irrigazione e si è impegnato a convocare i consorzi di bonifica per organizzare e razionalizzare meglio le risorse.

“Dal canto nostro – conclude Pacifici – non molliamo. La nostra tensione è quella di tutte le aziende in difficoltà”.






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