ANNO 14 n° 117
''Inutile scappare, arriverò fino
in capo al mondo per ammazzarti''
Minaccia di morte la ex e le distrugge la macchina, a processo
15/01/2019 - 07:06

VITERBO – ''Inutile che tu provi a scappare, io arriverò fino in capo al mondo per ammazzarti. Ovunque ti troverò''. Messaggi e telefonate carichi di minacce di morte e insulti, quelli ricevuti per mesi, notte e giorno, da una giovane ragazza, classe 1986, dal cellulare dell’ex fidanzato.

''Siamo stati insieme per anni, poi all’improvviso lui è cambiato: ha cominciato a bere, a diventare violento. Non stavo più serena in sua compagnia e così ho deciso di lasciarlo''. A parlare in aula e a ricostruire quei drammatici momenti è la donna che nel 2012, dopo oltre un anno di pedinamenti e minacce, decise di sporgere denuncia.

''Non si rassegnava al fatto che avessi voltato pagina e non volessi tornare assieme a lui: mi seguiva fino al lavoro, era sempre sotto casa. La mia non era più vita. Vivevo nell’ansia di incontrarlo, avevo paura mi facesse del male. Non mangiavo più, ero dimagrita ed entrata in depressione''.

Fino poi all’ennesimo, episodio di violenza. ''E’ arrivato davanti al mio portone come una furia, mi ha insultato e ha cercato di mettermi le mani addosso. Per fortuna c’era mia sorella, l’ha allontanato da me e mi ha protetto''. Una volta sceso in strada, però, ancora preda della rabbia, si sarebbe scagliato contro la macchina dell’ex fidanzata, distruggendola.

''L’ho visto dalla finestra prendere a calci gli specchietti e romperli. Mi ha rigato l’intera carrozzeria e ha danneggiato i finestrini'' racconta.

Così la chiamata ai carabinieri e la denuncia a carico di G.M., oggi sotto processo per minacce e danneggiamento.

''Per colpa sua ho dovuto cambiare stile di vita: mi muove per il paese in macchina, così da sentirmi protetta se lo dovessi incontrare''.

Si tornerà in aula il primo aprile per la discussione finale e la sentenza.






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