ANNO 14 n° 117
Inquinamento, Sangiorgi e Cuzzoli in tribunale
Disastro colposo, omissione in atti di ufficio e somministrazione di acqua
07/06/2017 - 02:01

VITERBO - Inquinamento del lago di Vico, riparte il processo nei confronti di Massimo Sangiorgi e Alessandro Cuzzoli, ex sindaci di Ronciglione e Caprarola. Per loro i capi di imputazione sono disastro colposo, omissione in atti di ufficio e somministrazione di acqua nociva.

I due, secondo le accuse dal pm Franco Pacifici, non avrebbero fatto nulla per evitare, durante i loro mandati da amministratori, l'uso di concimi e diserbanti contenenti fosforo nei noccioleti nei pressi del lago, né tantomeno avrebbero vigilato sui valori dell'arsenico nelle acque e informato adeguatamente la popolazione sulla non potabilità delle stesse. Il periodo preso in esame nel procedimento va dal 2007 al 2011. Parti civili nel processo Accademia Kronos, Codacons, Codici, Comitato Acqua Pubblica e un privato a cui si aggiungono, da ieri, altri due cittadini, M.B. e R.C.

In aula, davanti al collegio dei giudici presieduto da Silvia Mattei, le difese hanno parlato di ''mancanza di nesso di causalità'' tra gli imputati e i fatti contestati. In particolare, il difensore di Sangiorgi ha obiettato che dalla perizia tecnica del prof. Gallina, consulente del tribunale durante le indagini preliminari, emerge che il lago ''era perfettamente in salute nei sei anni precedenti al 2013'', periodo in cui l'accusato era sindaco di Ronciglione. Pertanto, secondo l'avvocato, mancherebbero i presupposti per il rinvio a giudizio. Inevitabile la richiesta di assoluzione ai sensi dell'articolo 129 del codice di procedura penale.

Il collegio si è riservato la decisione per lo studio delle carte. Lo scioglimento il 3 ottobre, giorno in cui sarebbe prevista l'ammissione delle prove. Sull'intero processo, su cui già incombe l'ombra della prescrizione, potrebbero arrivare presto i titoli di coda.





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