ANNO 14 n° 117
Inchiesta Anubi,
tutti a processo
Business del caro estinto a Belcolle, i 15 indagati sono stati rinviati a giudizio
19/04/2018 - 06:16

VITERBO - Inchiesta Anubi, rinviati a giudizio tutti e 15 gli indagati. La decisione è stata presa ieri pomeriggio dal gup Savina Poli chiamata a pronunciarsi sul caso del presunto ''business del caro estinto'' all'ospedale Belcolle di Viterbo. I capi d'imputazione contestati vanno, a vario titolo, dalla concussione alla corruzione.

La vicenda ha coinvolto titolari di agenzie funebri e personale in servizio presso la camera mortuaria di Belcolle. Personale che avrebbe intascato, secondo l'accusa, mazzette del valore di 50 euro per ogni decesso segnalato alle imprese funebri del ''cartello''. In questa maniera quest'ultime avevano più probabilità di aggiudicarsi il funerale a dispetto della concorrenza. Secondo quanto emerso dalle indagini, scattate a settembre 2013, ognuno dei segnalatori riusciva a fine mese a guadagnare un extra bonus di 1500 euro. A sollevare la questione i titolari delle agenzie fuori dal giro che hanno denunciato il tutto ai vertici dell'Asl. Anubi, inchiesta condotta dal pubblico ministero Paola Conti, è partita proprio da un esposto del direttore sanitario dell'epoca Giuseppe Cimarello, ora direttore alle cure primarie.

Sono seguiti mesi di intercettazioni ambientali e video, con il personale dell'ospedale ripreso mentre intascava del denaro. Nel maggio del 2014 finirono agli arresti domiciliari i necrofori Carlo Eleuteri, Fabrizio Valeriani e Floriano Franklin Canela, rimessi poi in libertà dopo vari mesi. 37 gli indagati iniziali, passati poi a 15, come le richieste di rinvio a giudizio del pm Paola Conti ad agosto del 2016. Gli stessi 15 che ora dovranno tornare in aula il prossimo 3 ottobre per l'inizio del processo.






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