ANNO 14 n° 117
I liquami fognari diventano cosmetici
L'innovativo brevetto di Maurizio Giannotti, biologo dell'universitą della Tuscia
29/07/2017 - 06:14

VITERBO – I liquami degli scarichi fognari diventano cosmetici e oli vegetali, oltre ad acqua depurata. In questa torrida estate del 2017 in cui la questione che regna sovrana è la siccità, con il conseguente problema della gestione dell’acqua, un biologo viterbese ha brevettato un sistema innovativo capace di trasformare in risorsa i fanghi degli scarichi fognari.

Maurizio Giannotti, ricercatore dell’università della Tuscia, laureato a Pisa e consulente per la Fao dal 1988 al 2013, ha dato vita al Mabs (Maugian algae biofuel system). Si tratta di una biotecnologia che attraverso il processo di depurazione riesce ad estrarre dai liquami olio vegetale capace di sostituire l’olio di palma nei biocarburanti ricavando inoltre vitamine, proteine e carboidrati utilizzati nei prodotti cosmetici e o per la produzione di bioplastiche.

''Con il Mabs – spiega Giannotti a Greenews – si innescano contemporaneamente la fase di depurazione e quella di produzione di alghe ottenendo cosi due prodotti primari in uscita: acqua depurata idonea alla water reclamation ed alghe da cui estrarre lipidi, proteine ed altro utilizzati per la sintesi dei biocarburanti o altri prodotti commerciali''.

Il brevetto del biologo viterbese, con la trasformazione di scarti in ricchezza, riesce a preservare lo sfruttamento del suolo riducendo l’impatto ambientale e creando disponibilità di risorsa idrica. Ma non finisce qui. Il Mabs infatti, può essere anche un beneficio economico per chi decidesse di metterlo in campo. ''Con il mio sistema – sottolinea infatti Giannotti - precipitano i costi di manutenzione. Penso ad esempio a un depuratore che serve un paese di 5.000 abitanti, dove si riescono a produrre 100 tonnellate annue di olio, che valgono circa 80/90mila euro''.

Giannotti propone l’innovativo sistema bioteconlogico studiato all’Unitus, insieme a due studenti che vi hanno lavorato per l’elaborazione della tesi di laurea, ai Comuni di tutta Italia e anche alle aziende zootecniche dato che, come lui stesso spiega: ''si adatta ad un allevamento di 1000 maiali che corrispondono a 5mila abitanti o 500 mucche''.






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