ANNO 14 n° 117
I lavoratori della Catalano minacciano lo sciopero
Ventidue dipendenti a rischio mobilitą: la rabbia dei sindacati
11/10/2014 - 11:16

CIVITA CASTELLANA - Tira aria di sciopero tra i dipendenti della Ceramica Catalano. Infatti, dopo una riunione organizzata dalla Filctem Cgil, è stata decisa l'astensione dal lavoro a oltranza qualora l'azienda dovesse confermare la mobilità per 22 lavoratori oltre i 33 già licenziati lo scorso anno. Una situazione difficile se si considera il delicato periodo di crisi che sta vivendo l'intero distretto ceramico.

La decisione di incrociare le braccia arriva dopo un incontro tra i lavoratori e sindacati che si è tenuto ieri nello stabilimento di via Falerina: ''L’assemblea dei lavoratori ha espresso un giudizio unanimemente negativo rispetto alla scelta della Catalano di riproporre altri 22 esuberi da licenziare, dopo le vicende dell’ultimo anno che ha già visto 33 licenziamenti - spiegano dalla Filctem Cigil -. La collera dei lavoratori nasce dal fatto che gli esuberi di personale sono determinati dalla chiusura di reparti necessari alla produzione, tant’è che l’attività viene appaltata, e all’acquisto di prodotti dalla Turchia''.

I sindacati imputano alla catalano un atteggiamento di chusura rispetto alle proposte di scongiurare i licenziamenti: ''Abbiamo anche chiesto - continuano dalla Filctem Cgil - di attivare il contratto di solidarietà o la cassa integrazione, per attendere, senza determinare condizioni di sofferenza per le famiglie dei lavoratori, la paventata ripresa. Per tali ragioni i lavoratori all’unanimità hanno deciso lo sciopero ad oltranza nel caso l’azienda confermi i 22 licenziamenti''.

Insomma la situazione è critica: e mercoledì ci sarà una riunione nella sede di Unindustria per trovare una soluzione.

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