ANNO 14 n° 115
Giustizia, dilagano
peculato e corruzione
I reati commessi da pubblici ufficiali nella Tuscia sono aumentati del 57%
e del 30% quelli commessi da privati contro la pubblica amministrazione
27/01/2013 - 04:00

VITERBO - La Tuscia è al vertice regionale per quanto riguarda i reati commessi da pubblici ufficiali, in primo luogo il peculato e la corruzione. Reati che nel 2012 hanno subito un'impennata del 57% rispetto all'anno. Nello stesso periodo, sono aumentati del 30% anche i reati commessi dai privati contro la pubblica amministrazione. In aumento anche le violenze sessuale. Lo ha reso noto ieri il presidente della Corte d'Appello di Roma, Giorgio Santacroce, nella sua relazione all'inaugurazione dell'Anno giudiziario.

Santacroce ha sottolineato che a Roma 'risultano avviati 107 procedimenti per peculato (contro gli 85 dell'anno precedente), 163 per peculato mediante profitto dell'errore altrui, 6 per malversazione in danno dello Stato, 63 per concussione, 249 per corruzione, 691 per abuso d'ufficio, 21 per illecito finanziamento partiti e parlamentari, 531 per omissioni d'atti d'ufficio e 53 per rivelazione di segreti d'ufficio. Per quanto riguarda il territorio, la situazione più allarmante segnalata dal presidente Santacroce è quella di Viterbo, dove sono 'in aumento i reati commessi da pubblici ufficiali (+57%) e quelli privati contro la pubblica amministrazione (+30%). 

Altra nota dolente indicata dal presidente della Corte d'Appello è l'aumento delle violenze sessuali. Un reato che è in crescita in tutto il Lazio.  ''La Procura di Roma - ha argomentato Santacroce - segnala un dato quantitativo complessivo decisamente in aumento (+186 fascicoli) per quanto riguarda i delitti di violenza sessuale e di violenza domestica. Questi reati, oltre che a Roma - ha aggiunto - sono in aumento a Frosinone, Rieti e Viterbo. Mentre a Civitavecchia, Tivoli e Velletri è diminuzione.  Stabili a Latina.

In tutte le province del Lazio è in forte crescita anche il fenomeno della criminalità minorile femminile. Secondo i dati forniti dal tribunale dei minori, è fortissimo l' aumento del numero degli indagati stranieri (+28%), con un incremento delle femmine del 42%, rispetto ai maschi (+21%).

'Dai prospetti statistici forniti dalla Procura della Repubblica per i minorenni - ha evidenziato Santacroce - emerge un significativo aumento dei procedimenti penali contro minori noti (+7,8%), mentre risulta stabile il numero di quelli contro ignoti. Aumenta anche il numero dei minori iscritti nel registro delle notizie di reato (da 4.730 saliti a 4.912 con una differenza di 182 minori, pari a un +3,8%).






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