ANNO 14 n° 117
Giuliani sul piede
di guerra: ''La Asl
non rispetta Orte”
Ospedale chiuso e Rsa: il sindaco attacca
21/10/2016 - 02:00

ORTE - Orte e la sanità. Un binomio che, fin dai tempi della chiusura dell’ospedale, ciclicamente si trasforma in territorio di aspra battaglia politica, sia interna al Comune che esterna. A far discutere questa volta è la decisione di Marco Tofone, consigliere delegato alla sanità nella giunta guidata da Angelo Giuliani, di non partecipare alle votazioni per la nomina dei componenti del Comitato Ristretto della Conferenza dei sindaci per la sanità, tenutesi lo scorso mercoledì.

Il consigliere ha affidato ad un lungo messaggio sulla pagina Facebook di Orizzonte Comune le motivazioni della sua azione, spiegando che l’assenza è da intendersi come una protesta da parte dell’amministrazione di Orte verso la ASL di Viterbo e lo stesso Comitato Ristretto, rei, a detta di Tofone, di non dare opportuna considerazione alle problematiche in cui versano le strutture sanitarie ortane.

La decisione del consigliere delegato ha sollevato forti polemiche tra le forze di opposizione, in particolare il gruppo di Idee Chiare, che ha accusato l’amministrazione comunale di ritirarsi dalla battaglia senza nemmeno combattere. Sulla questione è intervenuto in prima persona il sindaco, Angelo Giuliani, che si è lasciato andare ad duro sfogo. ''Orte è vittima dei giochi politici – ha esordito il primo cittadino - Siamo l’unico comune della Provincia di Viterbo a cui è stato chiuso un ospedale importante; da circa un decennio la nostra città attende il completamento della nuova struttura Rsa di Petignano, i cui costi al termine dei lavori saranno raddoppiati; non abbiamo una centrale operativa del 118 sul nostro territorio e combattiamo per mantenere l’automedica. Credo che ci siano tutte le ragioni per sentirci parte lesa''.

Giuliani denuncia anche situazioni di degrado e disservizi all’interno delle strutture attuali. “Nell’attuale Rsa, nonostante l’abnegazione e la grande professionalità degli operatori, viviamo in una situazione di continua carenza. Alcuni mesi fa è stato anche chiuso il piano superiore della struttura, senza che venissero predisposti altri locali per l’erogazione dei servizi, con la conseguenza che alcune attività sono svolte in promiscuità, in maniera assolutamente irrispettosa della dignità della persona. In molti casi, gli ortani sono costretti a rivolgersi a strutture sanitarie umbre”.

''Non vogliamo essere presuntuosi – conclude Giuliani – ma crediamo che Orte sia il paese più importante della provincia di Viterbo dal punto di vista logistico e interviario. Per questo motivo meritiamo una struttura sanitaria di livello, che non solo non ci è garantita, ma addirittura ci viene costantemente ridotta. A noi non interessano i giochetti politici: pretendiamo rispetto per Orte e ci batteremo per ottenerlo. A dispetto di quanto afferma l’opposizione, la nostra battaglia è appena cominciata''.






Facebook Twitter Rss