ANNO 14 n° 117
Giubbotti catarifrangenti e mascherine per i braccianti agricoli
Presidio della Rete Antitratta della Tuscia in Strada Bagni. ''Anche nel nostro territorio spesso violati i diritti dei lavoratori''
23/10/2020 - 06:59

di Massimiliano Vismara

VITERBO - Ieri pomeriggio in Strada Bagni i volontari della Rete Antitratta della Tuscia hanno dato vita ad un presidio per dare un aiuto concreto ai braccianti che tutti i giorni in bicicletta vanno e vengono dalla città ai campi agricoli intorno al capoluogo. Sul piccolo banco allestito strategicamente a ridosso delle ex terme Inps non solo materiale informativo contro lo sfruttamento ma anche giubbetti catarifrangenti, in modo da essere ben visibili alle automobili, e mascherine.

''L’iniziativa di oggi è più che altro simbolica - spiega Sergi Giovagnoli  - proprio perché e in occasione della Giornata europea contro la tratta e lo sfruttamento sia sessuale che lavorativo, questo è anche un modo per far sentire la nostra presenza in questo territorio, l’hanno scorso eravamo in piazza del Sacrario, quest’anno l’abbiamo voluta fare qui per essere vicino ai lavoratori, il motivo è perché siamo consapevoli del fatto che anche nel nostro territorio ci sono violazioni dei diritti, violazioni che vanno da quelle lievi come la variazione degli orari o il mancato riconoscimento degli straordinari, a quelle più gravi come situazioni di vero sfruttamento grave.

Prevalentemente si tratta di lavoratori stranieri e quindi più vulnerabili, per noi queste situazioni vanno fortemente contrastati e per questa ragione la rete nasce da un insieme di strutture diverse che vanno dai sindacati che storicamente difendono i lavoratori alle associazioni come l’Arci o la casa dei diritti sociali, l’Auser e altri che intercettano queste persone per aiutarle con servizi legali ed altri supporti, come l’ aiuto per lo svolgimento delle varie pratiche per il soggiorno.

In questo caso va sottolineata – ha continuato a dire Giovagnoli – che aderisce alla rete anche Slow Food, proprio perché si occupa di cibo che deve essere di qualità in termini di tipologia di prodotto e quindi sano, ma anche proveniente da una filiera che non usa lo sfruttamento dei lavoratori, noi cerchiamo di essere vicini a queste persone offrendo servizi e assistenza, oggi oltre quello gli offriamo anche un giubbetto che salvargli la vita''.

La rete Anti-tratta annovera tra i suoi associati: Arci Viterbo, Arci Solidarietà Viterbo Onlus, Aucs Onlus, Casa Diritti Sociali Tuscia, Erinna, Flai Cgil, Uila Uil, Usb, L’altro Circolo, San Frontieres, Caritas, Slow Food Viterbo, Rete degli studenti medi.






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