ANNO 14 n° 117
FTSE Mib: in corsa oltre i 22.000 punti
27/09/2019 - 11:06

La Borsa di Piazza Affari cavalca il trend rialzista della seconda settimana di Settembre, dimostrando di saper riconquistare le posizioni perdute nelle turbolenze che l’avevano, invece, colpita nel mese scorso: riconfermata la linea di supporto a 22mila punti, la FTSE Mib punta oltre i 22.230 e chiudere la settimana con un più che promettente +1,07%.

Alla base del nuovo trend rialzista

Se siete a conoscenza di come funziona la Borsa non avrete problemi a fare 2+2: la situazione positiva della Borsa Italiana affonda le proprie radici in numerosissimi fattori, sia interni che esterni alla nostra penisola.

In primis, la rinnovata stabilità politica, nonostante la presenza di minoranze recidive, ha migliorato il rating dei titoli di Stato, portando le maggiori banche italiane a recuperare parte delle quotazioni perdute e a trascinare con sé Piazza Affari.

In secundis, il rifiuto del Consiglio della London Stock Exchange (LSE) dell’offerta avanzata dalla Borsa di Hong Kong di fusione, per 39 miliardi di euro, ha portato la quotazione di quest’ultima a guadagnare poco meno di due punti percentuali nella seduta del 13 Settembre. Di riflesso anche la FTSE Mib, dal 2007 associata alla LSE, ne ha tratto vantaggi a livello di crescita.

Terzo ma non meno importante punto è costituito dal progressivo dissolversi delle tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e i principali partners commerciali dei paesi europei: le cattive acque nelle quali naviga la Casa Bianca, con la sostituzione del Ministro della Difesa e con gli indici di gradimento del Governo Trump sotto il 30%, infatti, hanno non solo portato un consolidamento del mercato europeo ma anche numerosi investitori a mettere in stand-by i propri investimenti nel Nuovo Mondo e a concentrarsi sul Vecchio Continente.

La prospettiva di una rinnovata proposta da parte della Borsa di Hong Kong, con un’offerta maggiorata, infine, sta interessando non poco gli investitori di tutto il mondo: nel caso in cui dovesse andare in porto, si verrebbe a creare un Gruppo dal valore complessivo di oltre 70 miliardi di euro e un mercato congiunto sul quale poter investire per circa 16 ore al giorno, ampliando non solo l’offerta di titoli ma anche la liquidità e i volumi di scambio.

I Titoli maggiormente interessati

Dal rinnovato trend rialzista sono stati interessati i seguenti titoli:

- Unicredit

Dopo il periodo nero di Agosto, che aveva visto un crollo delle quotazioni fino a poco meno di 9 euro, Unicredit si prepara a chiudere la settimana con un solidissimo +4,3%, a quota 11,456 euro;

- Telecom Italia

In attesa delle dimissioni del presidente Fulvio Conti, attese per il 26 Settembre, la società chiude la settimana con il +1,36% a 0,521 euro;

- Pirelli

Dopo l’annuncio da parte del secondo azionista, Camfin, di aver rinnovato l’autorizzazione all’acquisto di azioni fino al 5% del capitale della società, Pirelli chiude la settimana con +2,71%, portandosi a quota 5,66 euro e confermando la fase rialzista iniziata con lo sfondamento della resistenza di 5,05;

- Astaldi

Con la pubblicazione di alcuni risultati finanziari relativi al primo semestre 2019, la società ha visto un significativo rafforzamento della propria posizione, con +1,31% a quota 0,698. Stando ai dati pubblicati, infatti, nel primo semestre del 2019 la società avrebbe registrato ricavi per 716 milioni di euro, confermando la fiducia degli investitori;

- Banca Akros

Con la pubblicazione dei risultati del primo semestre 2019, Banca Akros hanno alzato il target price da 17 a 25 euro. Le agenzie di rating hanno migliorato il giudizio e il titolo ha chiuso la settimana con un +8,66% a quota 2184 euro;

- Atlantia

La prosecuzione di sequestri e perquisizioni negli uffici di Autostrade per l’Italia, in seguito allo scandalo del crollo del Ponte Morandi di Genova, il Gruppo Atlantia prosegue la sua caduta. Chiude la settimana con un -10% a quota 22,18 euro;

 




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