ANNO 14 n° 117
Fiume Marta inquinato, rientra l'allarme
Revocata il divieto d'uso della acque firmata dopo la moria di pesci
23/03/2018 - 02:54

TUSCANIA – Il fiume Marta non è più inquinato. Rientrata totalmente l’emergenza dopo l’avvelenamento delle acque che ha causato, lo scorso 18 febbraio, la moria improvvisa di pesci e la creazione superficiale di una fitta schiuma biancastra. Il sindaco di Tuscania, Fabio Bartolacci, ha infatti revocato l’ordinanza del divieto d’uso delle acque, già parzialmente alleggerita il 17 marzo.

Dagli ultimi campionamenti effettuati dal dipartimento di prevenzione della Asl nel tratto del fiume in località Cartiera, l’acqua è risultata finalmente pulita. Nessuna traccia infatti dell’agente inquinante che ha causato ciò che è stato definito subito come un grave disastro ambientale. L’acqua del Marta torna perciò utilizzabile per l’irrigazione delle campagne e l’abbeveraggio degli animali.

Continuano tuttavia le indagini, da parte dei carabinieri forestali, per chiarire le responsabilità del proprietario del terreno, in località San Savino, in cui è stata individuata l’origine dello sversamento e del percolamento della sostanza nociva nel fiume. Sostanza che, da quanto risulta dalla documentazione, l’agricoltore indagato avrebbe acquistato due giorni prima della moria dei pesci. Si tratterebbe di un fertilizzante per il terreno, il digestato per la precisione, ottenuto da materiali organici come liquami o letame.

Il digestato sarebbe dunque finito, in quantità e/o modalità altamente nocive, nelle acque del fiume Marta lo scorso 18 febbraio causando la morte di numerosi pesci e la presenza superficiale di una fitta schiuma dal colore biancastro.

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