ANNO 14 n° 117
Fioroni ricorda l'amico Claudio Carriero
''Ancora mi manca''
26/09/2014 - 18:38

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo.

''Sono già trascorsi venti anni da quando Claudio Carriero ci ha improvvisamente lasciato ed è doveroso da parte mia e di questa città ricordare, soprattutto a chi non l'ha conosciuto, un uomo che tanto ha fatto per migliorare le condizioni di vita di Viterbo e dei suoi abitanti.

Io devo molto a Claudio perché molteplici sono stati gli insegnamenti che mi ha lasciato, proprio a partire dal fatto che non era una persona che insegnava agli altri ma, piuttosto, mostrava col suo comportamento e con l'esempio come ci si doveva comportare, come si doveva agire nell'interesse superiore.

Era un grande medico, sia da primario che da direttore sanitario e, forse, è stata proprio l'esperienza trascorsa a contatto con l'emergenza, al pronto soccorso, a fargli coniugare in modo magistrale la professione all'impegno politico, l'esercizio clinico con una sincera umanità.

Ogni azione, ogni gesto, ogni sua parola pronunciata nel silenzio di un consiglio comunale che ammutoliva per ascoltare quello che Carriero aveva da dire, era un invito, un richiamo al dovere del servizio a favore degli altri.

Sempre da politico, specialmente in tempi come questi in cui tutti credono di essere in grado di fare qualsiasi cosa, rimane ad esempio di impegno, di preparazione e approfondimento.

Nonostante non fosse un medico, non ho mai conosciuto un urbanista che sapesse sviscerasse gli aspetti legali, giuridici e specialistici della gestione del territorio con la sua competenza: ricordo bene come in consiglio, in commissione o da capogruppo le sue relazioni ed i suoi interventi offrivano sempre all'uditorio sia l'interpretazione più possibile oggettiva delle questioni ma anche la disamina dei problemi, degli eventuali aspetti non chiari ed, infine, le soluzioni e le proposte migliori così che potevi star tranquillo di decidere con serenità ed in sicurezza.

Come politico e come viterbese devo molto a Claudio Carriero e oggi, a distanza di tanto tempo dalla sua morte, ancora mi manca''.

Giuseppe Fioroni






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