ANNO 14 n° 117
Ferrovia, Atac mette in ''quarantena'' la linea Viterbo - Civita Castellana
In vigore nuovo orario. Tra andata e ritorno solo otto corse. I pendolari: ''Scelta immotivata e distruttiva''
15/03/2020 - 07:46

VITERBO - L’Atac mette in ''quarantena'' la tratta Viterbo - Civita Castellana lungo la ferrovia Roma Nord: da ieri dimezzate le corse tra la città dei papi e quella della ceramica. La rimodulazione dell’orario, dettata dall’emergenza Coronavirus, sta già provocando le proteste dei pendolari, quelli, e sono molti, che nonostante la chiusura temporanea di molte attività a seguito dei provveimenti adottati dal governo, continuano tutte le mattine ad andare al lavoro. Se da una parte si aspettavano una riduzione parziale del servizio vista anche la sospensione dell'attività didattica, dall’altra non potevano immaginarsi tagli così drastici: ''L’ennesima scure'', esclamano. Per assurdo, viene fatto notare inoltre, a causa del numero ridotto di treni, ci si ritroverà a viaggiare in più persone sui pochi che restano, con tutti i rischi che ne potrebbero derivare. 

Con il nuovo orario (clicca qui per leggerlo), tra la stazione di viale Trieste nel capoluogo e quella di Catalano restano attive solo otto corse. Questo l’orario dei treni all’andata: 4.40; 8.11; 14.21; 16, 18.21. Questi invece l'orario dei treni al ritorno: 6.30; 10.30; 12.30; 16.30; 20.10. Anche le biglietterie lavoreranno a orario ridotto, nei giorni feriali dalle 7 alle 19, restando chiuse invece nei giorni festivi.

‘’Avevamo chiesto che la nostra ferrovia non venisse ulteriormente penalizzata e invece cala l'ennesima scure con ulteriori riduzioni di corse che se può essere motivata in tratta urbana, avendo a disposizione sulla carta circa 180 corse, troviamo veramente distruttiva e immotivata la soppressione di ben 14 treni extraurbani, che mette praticamente in quarantena e ghettizza tutti i pendolari, da Sacrofano a Viterbo”, dicono dal comitato dei pendolari della Ferrovia Roma Nord.

Atac, dal lato suo, si è limitata a fare sapere che il piano di rimodulazione dei servizi di trasporto pubblico è stato predisposto in coerenza con quanto disposto dalla Regione e da Roma Capitale.






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