VITERBO (To.Z.)- La notizia ha forse avuto scarsa attenzione perché correre in mezzo al fango, scalare montagne e portare sulla schiena grossi massi pesanti, il tutto con condizioni climatiche non sempre idilliache, non è proprio la cosa più rilassante e facile del mondo.

Ma c’è un viterbese che lo fa. E anche molto bene tanto da raccogliere risultati importanti. Si chiama Federico Tonnicchi, 30enne con la ‘tigna’ del sangue e la fatica nel Dna, che lo scorso 4 ottobre, in quel di Modena, ultima tappa di un evento sporzionato in più gare, è salito sul secondo gradino del podio nel 1° campionato italiano di Mud Run. E attenzione, non è stata una passeggiata di salute.

Non è bastata un corsetta e via. E’ servita forza, tenacia, sudure. Tigna, appunto. Il campionato, infatti, è stato organizzato su più tappe, ognuna svolta in una regione diversa e con tracciati che racchiudevano diverse difficoltà. Si è passati dalle distesi verdi toscane alle porte di Firenze, fino ad arrivare alle più arcigne montagne di Boves, nel cunese.

Per accedere alla classifica del campionato era obbligatorio partecipare ad almeno tre manifestaioni della kermesse, ma Federico ha fatto di più. Ha preso parte a diversi eventi con risultati da raccontare ai nipotini: 2° a Firenze e Parma, 1° a Guidonia e Frosinone.

Insomma, tanta roba in una sport dove servono attributi da vendere. Il Mud Run è infatti è una disciplina ''sportiva'' non per tutti ma che pian piano sta prendendo sempre più piedi nello Stivale. Rinominata anche Ocr (Obastacle Racing Corse) si basa principalmente sulla corsa a ostacoli di vario tipo, naturali o artificiali. Palizzate di legno, balle di fieno, muri, tratti d’acqua, trasporto di oggetti pesanti, tratti infuocati, passaggi sotto reti o filo spinato sono opzioni che si possono trovare i partecipanti.

Percorsi che ricordano molto lo stile e l’addestramento militare. Roba da pelle d’oca. Il buon piazzamento centrato da Tonnichi gli permetterà ora di poter partecipare ai prossimi campionati europei, che si svolgeranno nel 2016 in Olanda.

E con queste premesse non è escluso che questo ragazzo possa veramente togliersi delle grosse soddisfazioni portando in alto il nome della Tuscia.