ANNO 14 n° 117
Falsifica le firme dello zio malato terminale per svuotargli il conto in banca
Alla sbarra la nipote: si sarebbe appropriata di oltre 90mila euro. L'ultimo assegno tre giorni prima della morte dell'uomo
22/02/2020 - 06:19

VITERBO – (b.b.) Si sarebbe appropriata di oltre 90mila euro, svuotando il conto corrente dello zio malato terminale. A finire alla sbarra la nipote dell’uomo, accusata di appropriazione indebita: secondo l’accusa avrebbe falsificato le firme dello zio su alcuni assegni a suo favore.

''Ci siamo accorti di questi strani movimenti dopo la morte di nostro fratello, quando il notaio ci ha chiamato per aprire insieme il testamento - ha spiegato al giudice una delle sorelle dell’uomo, deceduto nell’aprile del 2015 – a noi fratelli aveva lasciato i suoi soldi mentre a nostra nipote la casa in cui abitava''. Quella stessa nipote che, dopo il ricovero all’ospedale di Belcolle e un intervento in quello di Perugia, lo zio avrebbe deciso di far vivere con sé per avere una costante assistenza e aiuto in caso di necessità.

''Tornato a casa dopo i due ricoveri non poteva più stare da solo, avrebbe dovuto assumere una badante – ha proseguito la donna – così abbiamo pensato di dare quell’incarico alla figlia di nostra sorella: aveva lavorato in una casa di cura in precedenza e al momento era senza occupazione. Mille euro a fine mese le avrebbero fatto comodo''.

Trasferitasi dallo zio, secondo l’accusa, avrebbe iniziato a prelevare somme di denaro con il bancomat dell’uomo e ad intestarsi assegni, con ''firme palesemente false – ha spiegato la 65enne – le abbiamo fatte analizzare da un perito''.

Secondo quanto ricostruito dai movimenti bancari, la donna, finita nei guai dopo la denuncia di due zii, che si sono costituiti parte civile nel processo, avrebbe preso dal conto corrente 91mila euro. Tra bonifici, assegni e prelievi al bancomat. Il più eclatante l’assegno da 30mila euro, datato 21 aprile 2015. ''Esattamente tre giorni prima che mio fratello morisse''.

''Mentre lui lottava con la malattia, che poi lo ha portato via, lei ha svuotato il conto. Di tutto quello che ci aveva lasciato abbiamo ricevuto in eredità 20mila euro ciascuno'' ha concluso il fratello del defunto, classe 1941.

Il processo alla donna riprenderà il 26 febbraio del 2021.






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