VITERBO – Un anno fa veniva inaugurato l’Expo di Milano. La ricorrenza verrà celebrata oggi nel capoluogo lombardo, alla vigilia della trasformazione dell’area di Rho Pero nello Human tecnhopole voluto dal Governo. E’ tempo di bilanci e di ricordi per l’evento che con oltre 21 milioni di visitatori ha messo l’Italia, per sei mesi, al centro del mondo.

E vale la pena ricordare, allora, che anche la Tuscia ha avuto il suo spazio nel corso dell’Esposizione universale. Anzi, come hanno ripetuto più volte il presidente della Regione Lazio Zingaretti e il direttore di Visit Lazio Bastianelli, ‘’è stata una delle province ad interpretare meglio lo spirito di Expo’’.

Già, perché il capoluogo della Tuscia è stato uno dei pochi ad essere presente per tutta la durata dell’evento, grazie alla Macchina di Santa Rosa, piazzata all’esterno del Padiglione Eataly nel contesto della mostra Tesori d’Italia, organizzata da Vittorio Sgarbi. La mostra, con centinaia di pezzi d’arte provenienti da tutta Italia, fu inaugurata il 15 maggio, ma la Macchina era già posizionata ad Expo per la fine di aprile. Trasportata con dei tir lungo l’autostrada (impiegò due giorni di viaggio), fu montata a tempo di record e sistemata con un solido ancoraggio al terreno. Illuminata e di notte, e fotografatissima di giorno (ma anche oggetto di battute, come quella del giornalista del Corriere della Sera Mastrantonio, che la definì ‘’trash’’), Fiore del cielo è rimasta il simbolo di Viterbo ad Expo, il 3 settembre anche lassù fu trasmesso il Trasporto della nuova Macchina, Gloria, su un apposito maxischermo. E’ tornata in città ad inizio di marzo, dopo non poche polemiche per i ritardi sulle autorizzazioni per il trasporto.

Non solo Macchina, comunque. Anche Etruschi, con Etruria Experience, il progetto che vede sei comuni della Tuscia (e altri di Toscana e Umbria) insieme per raccontare in modo innovativo e accattivante la storia e il patrimonio dell’antico popolo. Experience Etruria fu presentato proprio a Milano lo scorso settembre, alla presenza del ministro con delega ad Expo Maurizio Martina, e tantissimi amministratori locali.

Ancora: gli sbandieratori del comitato centro storico hanno avuto l’onore di sfilare lungo il cardo, esibendosi nel loro spettacolo. E poi, via via, sono passati da Expo anche le eccellenze turistiche della Tuscia (per esempio Civita di Bagnoregio e Caprarola, Corchiano con le forre), quelle enogastronomiche (con Coldiretti e le varie associazioni), ma anche economiche, per esempio Confartigianato al fuori Expo.

Senza dimenticare i tantissimi viterbesi (dagli studenti ai gruppi organizzati fino ai turisti) che Expo lo hanno frequentato come semplici visitatori.