ANNO 14 n° 115
Era docente d'arte la vittima dello scontro avvenuto sulla Cassia
Barbara Tosi 63 anni; deceduto anche il suo compagno Silvano Gasperini
16/03/2013 - 04:00

di Alessandra Pinna

VITERBO – Si chiamava Barbara Tosi ed era docente di Arte contemporanea all’accademia delle belle arti di Roma, la vittima del terribile incidente avvenuto ieri mattina, venerdì 15 marzo, lungo la Cassia all’altezza del campo da golf di Sutri.

La donna, classe 1949, originaria di Napoli, era residente a Cura di Vetralla. Tosi era particolarmente conosciuta nel panorama artistico perché, oltre ad essere docente all’Accademia, è stata curatrice di numerose mostre e redattrice di molti volumi di critica d’arte. Nel 1974 si era laureata alla facoltà di Lettere, corso di Storia dell’Arte, all’Università di Roma. Inoltre, ha curato la catalogazione dei monumenti per contro della Soprintendenza del Lazio.

Nello scontro è deceduto anche il compagno Silvano Gasperini, anche lui 63enne, originario di Fondi ma residente a Terracina. Secondo quanto si è appreso i due viaggiavano verso Roma, dopo essere stati a Vetralla dove avevano acquistato una casa che era in fase di ristrutturazione. All’altezza del chilometro 44 lo schianto con un camion che viaggiava sulla corsia opposta. Il mezzo pesante, condotto D.D., 40 anni di Aprilia, è andato a finire prima sull’auto dei due poi su un albero.

L’uomo, in evidente stato di shock, è stato trasportato all’ospedale di Civita Castellana per una serie di controlli. A causa dello schianto la strada è rimasta chiusa per oltre tre ore per consentire ai vigili del fuoco di estrarre i corpi delle vittime dai rottami dell’auto e agli agenti della polizia stradale di effettuare i rilievi e deviare il traffico sulla Cassia Cimina.

Per i due non c’è stato niente da fare. L’equipe del 118, infatti, aveva chiesto anche l’intervento dell’eliambulanza ma i due erano già deceduti. In serata il sostituto procuratore ha disposto l’esame autoptico delle salme che sono state trasportate all’obitorio di Belcolle.

 





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