ANNO 14 n° 117
Equitani-Nocchi, il giorno della disfida
Si vota per il rinnovo di presidente e consiglio provinciale
17/09/2017 - 03:35

VITERBO – (aml) Alla conquista dello 'strapuntino' più alto di Palazzo Gentili. Più che di poltrona infatti, visto il depotenziamento dell'ente a seguito della riforma Delrio, il posto che si va ad occupare è ridotto a uno strapuntino. E per di più scottante. Restano in carico all'amministrazione provinciale competenze importanti – strade, scuole, ambiente – con però ridotte capacità decisionali e di risorse. Inoltre essendo un'elezione di secondo livello, senza quindi il coinvolgimento dei cittadini, l'appeal del voto provinciale è in caduta libera.

Nonostante ciò, riflettori puntati su quanto accadrà a Palazzo Gentili. Soprattutto da parte delle forze politiche che dagli esiti del voto odierno trarranno i dovuti auspici per i prossimi, e più importanti, appuntamenti elettorali del 2018: Politiche, Regionali e Comunali.

Oggi protagonisti assoluti sono i due candidati a presidente (in rigoroso ordine alfabetico): Paolo Equitani, sindaco di Bolsena, per il centrodestra e Pietro Nocchi, sindaco di Capranica, per il centrosinistra.

Nocchi potrà contare sul sostegno di due liste, una del Pd e l'altra dei Mo.Ri, composte ognuna da 12 aspiranti consiglieri. Mentre Equitani su una sola lista che comprende però l'intero spettro delle forze di centrodestra – Fi, FdI, Udc, Lega – con l'aggiunta del Psi.

A decidere il nuovo governo provinciale sono chiamati sindaci e consiglieri comunali della Tuscia che oggi si recheranno ai seggi, aperti dalle ore 8 alle 20 presso la sala F. Benedetti in via Saffi. Saranno consegnate loro, oltre a quella per la designazione del presidente, una serie di schede colorate: azzurra per le municipalità sino a 3000 abitanti, arancione sino a 5000, grigia sino a 10mila, rossa sino a 30mila e verde sino a 100mila. Diversificazione necessaria trattandosi di voto ponderato, ossia il ''peso'' della preferenza espressa dal consigliere di un piccolo paese è minore rispetto a quello di città più grandi.

E' previsto il voto disgiunto. Sistema che mette un po' di pepe in quella che diversamente sarebbe, più che un'elezione, una semplice conta degli amministratori fedeli all'uno o all'altro schieramento.

A mischiare un pochino le carte anche i recenti accadimenti al comune di Valentano, commissariato. Al numero iniziale di 738 amministratori che formano il corpo elettorale dovranno essere sottratti gli otto rappresentanti di Valentano. Situazione che comporterà anche la rideterminazione delle quote.

I seggi chiuderanno alle 20 ma per conoscere il nome del presidente eletto e la composizione del nuovo consiglio bisognerà attendere. Lo spoglio delle schede infatti avverrà domani, lunedì 18 settembre, a partire dalle ore 8.30.






Facebook Twitter Rss