ANNO 14 n° 116
Emergenza arsenico:
Udc ''Al via azioni legali''
Intervengono Paolo Barbieri e Roberto Talotta
12/01/2013 - 16:06

VITERBO - Un’azione legale urgente mirata a individuare le responsabilità dell’attuale situazione d’emergenza dovuta alle ordinanze di non potabilità delle acque a causa della massiccia presenza di arsenico, e al risarcimento dei danni causati dall’inerzia dell’amministrazione a tutte quelle realtà, come quelle imprenditoriali, che rischiano di soccombere per l’impossibilità di farsi carico della spesa degli impianti di dearsenificazione.

Questa la decisione del gruppo Udc viterbese che spiega: ‘’è ormai tragicamente nota la ricaduta sociale causata dall’emergenza arsenico, scattata il 1° gennaio 2013 con il divieto dell’uso alimentare dell’acqua. Viterbo e tutta la Provincia – commentano Paolo Barbieri, capo gruppo Udc al Comune di Viterbo e Roberto Talotta, per il dipartimento sanità Udc - si sono trovate costrette a fare i conti con i disagi causati dai ritardi ingiustificati della pubblica amministrazione, che da tempo avrebbe dovuto provvedere alla realizzazione di impianti di dearsenificazione e potabilizzazione dell’acqua.

L’iniziativa, oltre che agli imprenditori che dovranno dotarsi degli impianti di dearsenificazione è aperta a tutta la cittadinanza. ‘’Posto che rimane auspicabile una riduzione considerevole delle bollette, si è reso moralmente doveroso passare ad azioni legali. Omissioni e inadempienze – concludono Barbieri e Talotta - non possono e non devono ricadere sulle spalle dei cittadini e degli imprenditori che, piuttosto, devono essere messi nella condizione di esercitare il loro diritto, costituzionalmente garantito, di accesso all'acqua potabile’’.

 






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