ANNO 14 n° 117
E' il 16 dicembre la data papabile per il voto
anticipato alla Pisana
03/10/2012 - 04:00

VITERBO - Prende sempre più corpo l’ipotesi che le elezioni per scegliere il nuovo governatore e il Consiglio regionale del Lazio possano svolgersi il 16 dicembre prossimo.

Appare questa, anche secondo i partiti, la data “papabile” dopo che il ministro dell’Interno Anna Cancellieri, invitando ad andare al voto nel più breve tempo possibile, ha affermato di aver fatto approfondimenti tecnici con gli esperti del ministero e con e quelli dell’avvocatura dello Stato.

“L’indicazione – ha detto il ministro - è quella di rispettare il termine dei 90 giorni. Questo risponde anche ad un’esigenza di tipo operativo: prima si va alle elezioni e meglio è, anche perché per le regioni non è previsto il commissariamento”.

Ferma sulla convinzione che sia doveroso tornare alle urne entro e non oltre metà dicembre, ovvero entro 90 giorni dall’emissione del decreto di scioglimento del Consiglio regionale, firmato dal presidente Abbruzzese lo scorso 28 settembre, il ministro ha però puntualizzato: “L’ultima parola spetta alla Regione e non al ministero”.

Ci sono conflitti tra le norme nazionali e lo statuto della Regione, c'è il precedente delle scorse elezioni, quando si votò cinque mesi dopo le dimissioni di Marrazzo, tuttavia il parere dell'avvocatura dello Stato lascia intendere che tutto dovrà avvenire entro il terzo mese.

Ma il tono perentorio delle dichiarazioni del ministro Cancellieri non sembra lasciare spazio a possibili alternative. Non sarebbero comunque pochi i problemi da affrontare per mettere in moto e far funzionare la macchina elettorale a ridosso del Natale.

Un periodo inusuale che però sembra ormai segnato. In particolare, è stata individuata la data del 16 dicembre, che coinciderebbe con l’ultima settimana utile prima delle festività natalizie e di fine anno.

Un’ipotesi che si materializza ogni giorno di più, osservando anche il termometro dei partiti che sono praticamente già alla ricerca delle candidature. Il tempo stringe e la scelta dei candidati alla presidenza si fa sempre più pressante.

Nel Pdl sono in molti a sostenere che si sta andando verso una sorta di ballottaggio tra l’ex ministro Giorgia Meloni, di provenienza An, e l’imprenditrice Luisa Todini, di ispirazione ex Forza Italia. Indisponibile il vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani, che comunque esce politicamente indebolito dalla scandalo della Regione legato a Fiorito e al finanziamento pubblico al gruppo Pdl, considerando che, vicenda giudiziaria a parte, molti dei protagonisti di quella pagina nera della politica fanno riferimento alla sua corrente.

Grandi manovre in corso anche nel Pd dove, nell’impossibilità di fare le primarie, visti i tempi ristretti, si stanno esaminando le candidature del segretario regionale Gasbarra, dell’ex giornalista Rai e attuale parlamentare europeo David Sassoli e di Giovanna Melandri. Della quale Melandri già si parlava come candidata governatrice del Lazio prima dell’avvento di Emma Bonino come sfidante di Renata Polverini.

Nei vari forum su internet dove dialogano gli elettori del Pd, il nome più gettonato è quello di Nicola Zingaretti, attuale presidente della Provincia di Roma, che però è destinato a competere per il Campidoglio, contro Alemanno o chi per lui.

Ma lo scoglio, possibilmente ancora più duro, sarà sulla scelta dei candidati al consiglio regionale. Sia il segretario nazionale del Pdl Alfano che quello del Pd Bersani, hanno infatti annunciato che i due partiti non ricandideranno i consiglieri uscenti. Cosa, questa, che, se confermata, potrebbe innescare “guerre” trasversali tra trombati contro segreterie, trombati contro i nuovi candidati, trombati contro trombati e tra new entry contro new entry.

Una Babilonia, insomma, che, oltrettutto, potrebbe, generare confusione su confusione e che, magari, potrebbe far spuntare anche liste di disturbo sia a destra che a sinistra.

E se così fosse, non sarebbe, almeno sul versante politico, quello che si dice un Natale sereno, di pace e fraternità.




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