VITERBO – Per cinque anni non avrebbe dovuto fare ritorno in Italia, a causa di un decreto di espulsione emanato dal prefetto di Viterbo, la dottoressa Antonella Scolamiero. Invece G.M., pochi giorni dopo aver preso un aereo per la Romania, è stato ritrovato in giro per la provincia in compagnia di alcuni suoi connazionali.
Neppure il tempo di mettere piede nel paese d’origine e già una macchina sarebbe stata pronta a varcare di nuovo il confine e tornare nella penisola. Ma le cose non sono andate esattamente come il giovane G. aveva sperato: il 15 giugno del 2013, infatti, mentre era a bordo di un’auto, è stato fermato dai carabinieri di Bassano Romano. Un semplice controllo stradale che, però, per le forze dell’ordine, si è trasformato in una vera e propria sorpresa: erano stati loro stessi ad accompagnare pochi giorni prima il ragazzo a Fiumicino. Giurano, in aula davanti al giudice Giacomo Autizi, di averlo visto salire sull’aereo e partire.
‘’Non potevamo credere ai nostri occhi: uscito dalla porta, era rientrato dalla finestra’’ spiega, con tono ironico, il maresciallo dei carabinieri ‘’abbiamo provveduto all’immediata denuncia del ragazzo e lo abbiamo condotto in stato di fermo, in caserma. Per i ragazzi che erano con lui in macchina, nessuna conseguenza: ma per lui un nuovo provvedimento a firma del prefetto.’’.
Un decreto di espulsione a cui fa seguito un ulteriore decreto, per aver infranto il precedente: ora il giovane G. è a processo e rischia, oltre all’allontanamento già esecutivo, anche una condanna penale.
Si tornerà in aula il prossimo 8 marzo per la discussione. L’imputato, trattenuto in Romania, non sarà presente. Almeno si spera.