ANNO 14 n° 117
'Dopo di noi', esperti a confronto
Alla Cittadella della Salute l'incontro organizzato dall'associazione Oasi
22/02/2018 - 16:16

VITERBO - Si è svolto ieri, 21 febbraio, un incontro, organizzato dall’associazione Oasi, su due importanti innovazioni normative che toccano da vicino persone con particolari bisogni sociali. Era presente il dott. Renato Briante, consulente del ministero del lavoro e della solidarietà sociale, il quale ha approfondito l’impianto della legge 112 sul “Dopo di noi” e quella istitutiva del “Reddito di inclusione”.

Hanno partecipato all’incontro, che si è tenuto nella sala riunioni della Cittadella della Salute, dirigenti comunali, operatori della Caritas e referenti di organizzazioni del terzo settore. In particolare, erano presenti numerosi rappresentanti di associazioni di genitori e familiari di persone con disabilità. Per la Asl hanno assistito il dott. Antonio Panichelli, del Dipartimento “Disabile adulto” e la dottoressa Paola De Riu, del Distretto VT-C.

Durante l’incontro sono emerse diverse difficoltà nell’attuazione pratica di queste leggi, soprattutto per la complessità burocratica e per i tempi necessari a completare l’iter amministrativo, da parte di enti locali e della Asl, alle prese con carenze di personale preparato.

Non si tratta però solo di difficoltà organizzative o finanziarie. Il dott. Briante – che ha chiarito alcune difficoltà interpretative delle varie leggi - ha messo in evidenza come le innovazioni normative richiedano anche un cambio di paradigma culturale, un diverso approccio di tipo programmatico. Il consulente del Ministero ha affermato con forza che deve essere superata la logica del “progetto” a breve termine e la separatezza tra le diverse linee di finanziamento, facendo confluire le differenti risorse disponibili intorno alla singola persona, ai suoi bisogni e alle sue risorse, attivando percorsi individuali di inclusione sociale.

Queste indicazioni sono state condivise e fatte proprie dai presenti ed in particolare dal dott. Panichelli, che ha ribadito l’importanza di garantire il massimo grado di “vita indipendente” a tutte le persone con disabilità, anche attraverso un effettivo inserimento lavorativo.

Il dott. Briante ha poi presentato interessanti esperienze di altre regioni e ha suggerito soluzioni pratiche che potrebbero essere facilmente attuate anche nel Lazio. È emersa, ad esempio, l’utilità di strumenti come le equipe integrate per la programmazione sociale, con la partecipazione attiva di tutti gli attori del territorio, compresi quelli che si occupano dell’inserimento lavorativo dei soggetti con fragilità sociali.

L’incontro è stato concluso dal dott. Martino Rebonato, che ha raccolto dai presenti l’auspicio che iniziative come queste possano essere replicate anche in futuro.

 






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