ANNO 14 n° 117
''Devi perdere: sappiamo il tuo indirizzo'': sequestrati telefoni e sim dello scommettitore seriale
Arrestato S.A.D.B: minacciò un giocatore della Viterbese prima della Vibonese
14/12/2019 - 06:59

VITERBO - (f.c.) Consultava i profili social dei calciatori, creava falsi account e utilizzava sim con intestazioni fittizie. Era un lavoro minuzioso, quello di S.A.D.B., un 25enne della provincia di Catania con il vizio della scommessa. Un vizio talmente sviluppato da portarlo a minacciare, anche di morte, i giocatori una volta trovati i numeri di cellulare e gli indirizzi di casa. Non solo: convinceva altre persone a scommettere millantando «influenze» sui risultati degli incontri e pretendendo una percentuale sugli eventuali guadagni.

“Sei messo sotto tiro…il mio è un lavoro ti avviso oggi devi perdere la partita … sappiamo tuo indirizzo e tutto … abbiamo scommesso 250 mila euro… ci sono albanesi e calabresi avvisa tutta la difesa che la partita si deve perdere al 1000% perché se per puro caso salta … ti puoi considerare un morto che cammina e puoi anche andare a denunciare e peggio ancora sarai scannato … ci basterà che uscire 1 … e sei salvo caso contrario X oppure 2 ti puoi scavare la fossa perché ti vengo subito ammazzare e … se ti rifiuti di giocare oppure fai qualche altra cazzata che non gli fai fare i gol subito … puoi considerare la fine per te … sarai scannato mentre che cammini per strada… sappiamo tutto su di te un saluto dall’Albania…”.

Erano questi i messaggi inviati alle vittime, tra cui, un giocatore della Viterbese. Le indagini riguardanti lo scommettitore sono partite il 30 settembre quando, un tesserato del Monza in ritiro, ha presentato la denuncia ai Carabinieri di Alessandria. Dopo di lui, colpiti dal catanese, anche un giocatore della Pro Vercelli e uno della Viterbese alla vigilia della sfida con la Vibonese. ''Il ragazzo non è stato schierato per quella partita: lo abbiamo tutelato'', ha dichiarato il direttore generale Diego Foresti che, appena raggiunto dal calciatore, lo ha accompagnato a sporgere denuncia. Momenti di panico per le vittime che, dopo i primi messaggi whatsapp, sono stati raggiunti da varie telefonate che non hanno mai ricevuto risposta.

Una volta approfondita la questione i carabinieri hanno effettuato una perquisizione nell'abitazione di S.A.D.B., a Palagonia, dove sono stati rinvenuti cellulari e schede sim utilizzate per intimorire i calciatori caduti nella sua rete. Il 25enne, dopo poche ore, ha ammesso spontaneamente di essere l'autore delle minacce: è stato denunciato per estorsione pluriaggravata. Escluso, per il momento, un legame con la criminalità organizzata che veniva spesso nominata dallo scommettitore solo per intimidazione nei confronti delle sue vittime.






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