ANNO 14 n° 117
Spunto di vista Depressione, quando la tristezza va oltre
>>>>>> di Elisabetta Zamparini <<<<<
06/03/2015 - 02:00

di Elisabetta Zamparini

VITERBO - Può capitare di soffrire, di sentire una tristezza invincibile, l’assenza di energie, l’incapacità di godere dei normali piaceri e avere problemi di alimentazione o di sonno.

Tutto questo rientra nei sintomi più frequenti delle dinamiche depressive ma possono essere provati anche nelle normali situazioni di lutto che nella vita ci si trova ad affrontare.

Quando per esempio si perde una persona cara, c’è la fase di dolore acuto in cui la perdita subita torna spesso in mente, lentamente poi, si recupera il tono dell’umore e si cerca di riprendere il funzionamento individuale.

Se si parla di depressione, la sofferenza prosegue a lungo nel tempo e, oltre agli aspetti emotivi sopra citati, sono colpite anche le componenti cognitive, comportamentali, immaginali e sensoriali.

La personalità depressiva si sente consapevolmente colpevole e angosciata dal male e dall’ingiustizia che suscitano un’incessante tristezza; agli occhi degli altri spesso appaiono simpatici e suscitano facilmente ammirazione, questo perché queste persone provano i sentimenti di odio e le critiche solo verso se stessi e raramente diretti verso gli altri.

Generalmente le persone depresse sono generose, sensibili e molto comprensive per ogni errore altrui, mentre di loro spesso pensano di essere cattive, si lamentano della propria avidità e rabbia, del proprio egoismo, orgoglio, della competitività o dell’invidia che provano.

Può accadere che questi sentimenti si stabiliscano nella personalità dell’individuo per delle passate esperienze di perdite ancorate alla convinzione che sia stato qualcosa di loro stesse a farle accadere, il sentimento di essere stati rifiutati è stato trasformato nell’idea di aver meritato quel rifiuto.

Per la persona depressa nulla è interessante e tutto è irrisolvibile.

Questo atteggiamento può essere letto dalle persone che gli stanno vicino come una mancanza di volontà, quest’idea può essere condivisa anche dalla persona in questione ma la riduzione della forza di volontà è un sintomo della patologia e non aiuta nella comprensione della sofferenza per il superamento della crisi.

La depressione può portare a gravi conseguenze ma è curabile con un corretto intervento terapeutico.

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