ANNO 14 n° 117
''Decreto Lorenzin:
a rischio
il diritto alla salute''
Nota di Mecorio (Uil Fpl)
10/02/2016 - 17:55

VITERBO - 'Cresce di giorno in giorno la preoccupazione tra i lavoratori e i pazienti per l'entrata in vigore del decreto Lorenzin. Il governo deve avere il coraggio di dire la verità. E la verità è che i cittadini devono pagare ciò che fino ad ora hanno avuto gratuitamente'. A dichiararlo è Lamberto Mecorio, Segretario Generale della Uil Fpl di Viterbo.

''Le nostre rappresentanze sindacali all'interno delle strutture sanitarie – prosegue Mecorio – lamentano infatti una grande tensione tra i pazienti, che si riversano direttamente negli ospedali, dopo il diniego da parte dei medici di base che per legge non possono più prescrivere determinati esami diagnostici. I medici si trovano tra due fuochi: quello del rischio del contenzioso legale con i pazienti e quello delle sanzioni per la prescrizioni di esami inutili. La lotta all'inappropriatezza passa dalla riduzione degli sprechi, da un più attento percorso di prenotazione delle prestazioni e dalla riorganizzazione dei servizi, mentre i medici devono poter continuare a fare il proprio lavoro, liberamente secondo coscienza, senza ricatti e senza essere sotto la minaccia di ritorsioni economiche, con sanzioni – sottolinea Mecorio – che vanno ad intaccare la parte di salario accessorio''.

''Ci troviamo di fronte a grossi paradossi – affermano Giovanni Torluccio, Segretario Generale della Uil Flp e Roberto Bonfili, Coordinatore dell'Area Medici Uil Flp – Ad esempio indagini strumentali potranno essere prescritte solo in presenza di una patologia già accertata, o di un intervento chirurgico o di un trauma subito. Quando si sospetta una determinata patologia, invece, l'esame dovrà essere negato o pagato. E questo vuol dire rispettare la Costituzione Italiana che sancisce il diritto universale alla salute? Siamo di fronte a una totale assenza di garanzie sul diritto alla diagnosi precoce, che garantirebbe ai cittadini la prevenzione della cura e allo Stato un risparmio complessivo annuo di circa 13 miliardi di euro.

Questo Governo miope – concludono Torluccio e Bonfili – continua a tagliare fondi per il Patto per la Salute nel futuro triennio, a non sbloccare il turn-over in sanità costringendo medici e operatori sanitari a turni estenuanti, ad effettuare tagli lineari che invece di garantire nel Paese la sostenibilità di una sanità con elevati standard qualitativi, mirano allo smantellamento della sanità pubblica''.







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