ANNO 14 n° 116
Da badante ad amante, lo minaccia e lo deruba
La parte offesa in aula: ''Mi ha portato via tutti. Anche il lavandino del bagno’’
14/10/2017 - 07:24

VETRALLA – Una semplice amica che lo avrebbe dovuto aiutare nelle faccende domestiche e nelle cure personali, ma che poi lo avrebbe costretto ad intestarle diversi assegni in bianco e a darle soldi in contanti sotto minaccia. Lui, un invalido al 100 per cento di origini pugliesi, lei una giovanissima rumena. Entrambi residenti a Vetralla.

''E’ entrata in casa mia come badante. Ma a volte siamo andati oltre il semplice affetto che ci legava. Oltre le carezze e i pizzicotti’’, spiega in aula il 57enne, costretto da anni sulla sedia a rotelle e oggi parte civile nel processo per estorsione a carico della donna.

''Me l’ha presentata nel 2012 l’ex ragazzo di mia figlia. Soffro di solitudine e la mia totale invalidità mi faceva stare male: avevo bisogno che qualcuno pensasse a me. In tutti i sensi’’. Così l’arrivo nella sua vita di M.Z.. Da allora, l’inizio della rovina: ''Avevamo pattuito uno stipendio di 250 euro e un compenso di 50 per ogni prestazione sessuale. Ma il denaro non le bastava mai: dopo un primo periodo, ha cominciato a chiederne di più. Voleva che le dessi dei contanti e che firmassi per lei degli assegni in bianco. Anche sotto minaccia’’. D’altronde la donna – almeno secondo quanto confidava al 57enne - avrebbe avuto, in paese, degli amici pronti a tutto pur di aiutarla. E così sarebbe stato. ‘’Mi ha portato in casa degli uomini. Mi hanno picchiato e strattonato: ogni volta, le firmavo quegli assegni in bianco che lei tanto voleva’’. Quattro in tutto gli episodi di violenza, poi finalmente il coraggio di denunciarla: ''Sono andato dai Carabinieri e ho raccontato loro quello che mi stava succedendo, ma dopo mi sono dovuto trasferire a Trento, da mio fratello. A Vetralla non potevo più stare. Avevo paura e neanche un soldo per andare avanti’’.

''Avevo perso ogni cosa, tra debiti e conti da saldare – ha concluso – sono rimasto senza niente: quando l’ho cacciata di casa si è portata via anche il lavandino del bagno’’.

Prossima udienza fissata per il 21 marzo.






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