ANNO 14 n° 117
Criptovalute: potenziale di profitto dell’investimento in Dash
26/06/2018 - 12:45

Tra le criptovalute che negli ultimi mesi hanno attirato una grande quantità di investimenti c'è senza dubbio il Dash, che pur non avendo ancora raggiunto la notorietà del Bitcoin, almeno presso il grande pubblico, si contraddistingue per il suo carattere fortemente innovativo. Non sono pochi gli investitori e i trader che hanno scelto di comprare Dash tenendo conto del suo potenziale di profitto decisamente alto, al di là dei rischi che sono insiti in ogni attività di questo tipo.

 

Che cos'è Dash

Conosciuta in precedenza con il nome di Darkcoin e poi come XCoin, questa moneta virtuale è open source e peer-to-peer; dal punto di vista delle funzionalità, il Dash mette a disposizione le stesse caratteristiche del Bitcoin ma si distingue per alcune peculiarità avanzate, come per esempio la governance decentralizzata e le transazioni private, senza dimenticare le transazioni istantanee. Il rischio più consistente correlato agli investimenti in Dash deve essere individuato negli Exchange, dal momento che la maggior parte di essi non può essere ritenuta affidabile; in alcuni casi si corre il pericolo di incappare addirittura in veri e propri inganni. In passato, in effetti, è accaduto in più di una occasione che chiudessero in modo imprevisto degli Exchange di monete virtuali, il che - ovviamente - si è tradotto nella sparizione delle relative criptovalute e degli investimenti effettuati dalla clientela. Inoltre, gli Exchange presentano un altro difetto che non può essere sottovalutato, e che riguarda le commissioni, ritenute eccessive.

 

Come investire in Dash

Per investire in Dash è necessario prima di tutto identificare un Exchange di cui ci si possa fidare e che non presupponga delle commissioni troppo alte. A questo punto si potrebbe pensare di acquistare la valuta virtuale, ma questa non sarebbe una scelta intelligente, poiché comprare il Dash non conviene: si potrebbe ricavare un guadagno solo nel caso di un incremento del suo valore, e comunque si avrebbe a che fare con un guadagno virtuale, almeno fino al momento in cui non si riesce a trovare un acquirente. Ciò non vuol dire, ovviamente, che non si possa investire in Dash, ma solo che si deve trovare una soluzione alternativa: il riferimento, come si può intuire, è al contratto per differenza, lo strumento finanziario il cui valore è una esatta replica del prezzo della moneta virtuale.

 

I contratti per differenza

Attraverso un contratto per differenza gli investitori hanno la possibilità di decidere se scommettere al ribasso o al rialzo, a seconda che sia più probabile una riduzione o un aumento del valore del Dash. I profitti che si ottengono sono proporzionali alla differenza - questo è il motivo per il quale si parla di contratti per differenza - tra il prezzo di apertura dell'operazione e quello di chiusura, anche se l'effetto leva consente di moltiplicarli. I contratti per differenza sono regolamentati in Italia dalla Consob e pienamente autorizzati. Il loro impiego è piuttosto facile: è sufficiente appoggiarsi a una piattaforma autorizzata e aprire un conto per poi iniziare a operare.

 

Come tradare con il Dash

Prima di dedicarsi agli investimenti relativi al Dash è opportuno notare che le quotazioni di questa moneta virtuale sono correlate alle quotazioni del Bitcoin: se il Bitcoin cresce, il Dash cresce (in un arco di tempo più o meno breve); se il Bitcoin cala, il Dash cala. Anche per questo motivo, un investimento in Dash è più facile rispetto a un investimento in Bitcoin, dal momento che è sufficiente tenere sott'occhio il grafico del Bitcoin per agire di conseguenza. Così come per il Bitcoin, però, anche per il Dash non è possibile azzardare previsioni sul lungo periodo: anche per questo è meglio affidarsi ai contratti per differenza, che consentono di guadagnare anche se la moneta scende.




Facebook Twitter Rss