ANNO 14 n° 117
Covid, nella Tuscia aspettativa di vita più breve ma di poco. Ora è di 82 anni
L'Istat: ''La diffusione della pandemia ha interrotto bruscamente trend in crescita''
14/09/2021 - 07:14

VITERBO - In Italia nell’anno della pandemia l’aspettativa di vita delle persone si è accorciata di oltre un anno. Il calo interessa anche la Tuscia dove però si registra uno scostamento minimo e molto al di sotto della media nazionale: nel 2019 un viterbese poteva sperare di arrivare fino a 82,2 anni, mentre l’anno successivo, quello del virus, fino a 82.

Lo dice l’Istat nell’aggiornamento annuale del sistema di indicatori Bes (Benessere equo e sostenibile) pubblicato nei giorni scorsi. ''Nel 2020 – spiegano dall’Istituto di statistica - la diffusione della pandemia da Covid-19 e il forte aumento del rischio di mortalità che ne è derivato ha interrotto bruscamente la crescita della speranza di vita alla nascita che aveva caratterizzato il trend fino al 2019, facendo registrare, rispetto all’anno precedente, una contrazione pari a 1,2 anni. Nel 2020, l’indicatore si attesta a 82 anni (79,7 anni per gli uomini e 84,4 per le donne)''.

Tornano alla Tuscia alla Tuscia, da notare che il dato relativo alla riduzione dell'aspettativa di vita è più contenuto anche rispetto a quello delle altre province del Lazio: Latina (-0,8 anni), Rieti (0,7), Frosinone (-0.6), Roma (-0,5). La speranza di vita degli uomini provincia di Viterbo è di 80 anni, mentre quella delle donne di 84,2.

''A livello provinciale – dice sempre l’Istat - la speranza di vita si riduce nelle aree del Paese a più alta diffusione del virus durante la fase iniziale della pandemia. Tra queste, le province di Bergamo, Cremona e Lodi dove per gli uomini si è ridotta rispettivamente di 4,3 e 4,5 anni, seguite dalla provincia di Piacenza (-3,8 anni). Negli stessi territori sono ingenti anche le variazioni riscontrate tra le donne: -3,2 anni per Bergamo, -2,9 anni per Cremona e Lodi e - 2,8 anni per Piacenza. Riduzioni meno marcate si osservano a Brescia (-2,5 anni), Pavia (-2,4), Vercelli (-2,3 anni), Lecco e Parma (-2,2 anni) e, nel Mezzogiorno, nelle province di Foggia (-1,7) ed Enna (-1,5 anni). Siena è invece l’unica provincia italiana a non aver subito peggioramenti (83,7 anni sia nel 2019 che nel 2020)''.

''I cambiamenti delineati portano modifiche importanti nel ranking della speranza di vita per provincia, con Lodi, Bergamo, Cremona, Brescia, Piacenza e Parma che, ad esempio, rispetto al 2019, perdono più di 50 posizioni'', conclude l’Istat.






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