ANNO 14 n° 117
Corteo, il cuore di Rosa nel cuore della cittą
Il lungo e suggestivo corteo fino al santuario, ma senza il capofacchino
02/09/2013 - 20:16

VITERBO – Il corteo storico ha attraversato oggi pomeriggio le vie centrali città accolto da una folla numerosissima. La sfilata rinnova l'antica usanza secondo la quale le autorità cittadine ed il clero rendevano omaggio alla Santa patrona, così come stabilito con una delibera risalente al 1512 dal Consiglio dei Quaranta, in ricordo della traslazione del corpo di Santa Rosa. Ad essere portato in processione dal 1921, poi, è il cuore della giovane Santa, che è stato prelevato dal suo corpo a seguito della ricognizione effettuata nello stesso anno e che ancora oggi è conservato integro nel reliquiario donato da Papa Pio XI.

Il corteo, l’evento che precede il Trasporto della Macchina del 3 settembre, conta oltre 300 figuranti tra rosine, boccioli di Santa Rosa, valletti, podestà, milizie, terziari francescani, nobili, assessori, parlamentari e carabinieri reali, sindaci, sottoprefetti e, ancora, notai, dignitari e corazzieri, cavalieri di Malta, delegati pontifici e maestri d’armi. Tutti rigorosamente vestiti con gli abiti dell’epoca. Epoca che attraversa secoli di storia, dal 1200 al 1800. Gli abiti, custoditi dalle suore clarisse, sono così preziosi da non potersi permettere i capricci del tempo. Come si ricorderà, infatti, lo scorso anno a causa della pioggia si è preferito non far sfilare i personaggi proprio per non rovinare i vestiti.

Le cerimonie del due settembre sono iniziate questa mattina, alle 10,30, quando il cuore di Santa Rosa è stato esposto al santuario della Santa; alle 12, in piazza del Plebiscito, si è svolta la tradizionale consegna della “Mazza del Maggiordomo” da parte del sindaco Leonardo Michelini agli organizzatori del corteo. Alle 17,30 è partito il corteo, i figuranti hanno sfilato per il Corso, attraversato il quartiere medievale fino alla cattedrale di San Lorenzo. Alle 18 sul sagrato del Duomo San Lorenzo il vescovo di Viterbo, monsignor Lino Fumagalli, ha letto il suo messaggio rivolto ai facchini, alle autorità e ai viterbesi presenti. Poi i facchini, capitanati dal presidente del Sodalizio Massimo Mecarini hanno preso il cuore di Santa Rosa per riportarlo al santuario attraversando le vie del centro applauditi da tantissimi viterbesi e non. Assente il capo facchino Sandro Rossi, e anche altri esponenti del Direttivo: 'Per mtivi di lavoro', hanno detto. Anche se poi in serata hanno fatto in tempo ad apparire sotto la Macchina, per la gioia dei facchini che li stavano aspettando.

Tutto è andato per il verso giusto, a parte una lieve incertezza o incomprensione dalle parti di piazza del Plebiscito, con una parte del corteo che è andata avanti per poi fermarsi. Tutto risolto a sretto giro di posta, comunque, e si può continuare.

Domani è invece il giorno del quinto Trasporto di Fiore del Cielo. Occhi puntati sulla nuova veste della Macchina ideata da Arturo Vittori e l’inedita girata a piazza del Teatro.





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